Si valutano diverse opzioni, ma è giallo sull’intesa tra l’Ue e la casa farmaceutica Usa: le clausole sono segrete.
L’Avvocatura dello Stato, attivata dal Governo, relazionerà oggi il commissario straordinario per l’emergenza, Domenico Arcuri, sulle scelte da seguire per intraprendere l’azione legale nei confronti di Pfizer a seguito del ritardo nella consegna dei vaccini all’Italia. Azione legale che potrebbe estendersi anche ad AstraZeneca, che attende ancora l’okay dell’Ema per il suo siero, ma ha già fatto sapere che non riuscirà a consegnare i quantitativi previsti.
Tre i canali che l’Avvocatura potrebbe indicare: una diffida per inadempimento da presentare in Italia, un esposto alla Procura per potenziale danno alla salute e una richiesta a nome del Governo italiano e delle Regioni al foro di Bruxelles per inadempimento. La querelle, comunque, non sembra di facile soluzione: Pfizer si dice certa che nulla potrà essere messo in atto dal punto di vista legale, forse perché nell’accordo le potrebbe essere stata concessa una certa libertà nell’invio delle dosi.
E’ giallo, però, sulle clausole del contratto siglato dall’Unione Europea. che sono state secretate. La Commissione ha concluso accordi con cinque diverse case farmaceutiche (AstraZeneca, Sanofi-Gsk, Johnson&Johnson, Pfizer, CureVac), ma non si conoscono l’entità economica, i prezzi dei vaccini, le tempistiche stimate per produzione e distribuzione, le clausole di responsabilità. Gli stessi europarlamentari non ne sono a conoscenza, nonostante: è stato concesso loro di leggere una parte del documento, ma gli è stato vietato di fotografarla.
Redazione Nurse Times
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