Il presidente dell’Agenzia Italiana del Farmaco a tutto campo sulle questioni di maggiore attualità in tema di pandemia.
“Prima di avrrivare al lockdown dovremmo vaccinare chi non si è vaccinato, favorire la terza dose che è la cosa più importante da fare al più presto e ripensare anche alla validità del Green Pass, che è uno strumento validissimo, portandola a 12 mesi per il terzo e riducendo la validità per la seconda dose, cosa che sarà decisa dal Cts. La terza dose previene l’infezione con un’efficacia elevatissima. Sono convinto che questo booster dovrebbe tenerci buoni almeno per un anno”. Così Giorgio Palù, presidente dell’Aifa, invitato dal governatore veneto Luca Zaia a chiarire molte questioni relative alla terza dose di vaccino anti-Covid.
Palù ha anche anticipato che la decisione dell’Ema sul vaccino per i bambini della fascia 5-11 anni “arriverà il al 29 novembre”, aggiungendo: “La variante Delta ha cambiato i parametri biologici del virus: è più contagioso e l’incubazione scende da cinque a due giorni. Infetta anche i bambini, che magari non si ammaleranno tanto”.
Quanto alla situazione attuale ha spiegato: “Questa è la fase peggiore, ma a fronte delle proiezioni e dei dati statistici abbiamo il vaccino che ci protegge e abbiamo i farmaci. I più importanti sono i monoclonali, che per querstioni logistiche sono stati utilizzati solo negli ospedali perché hanno bisogno di un’infusione controllata. Ne compreremo anche altri, perché sono pillole che si prendono tranquillamente a casa. Non sono per nulla pessimista: supereremo l’inverno anche con la collaborazione dei medici di medicina generale. Utilizziamoli meglio, diamo loro dei sistemi di diagnosi, uniamoli in surgery e credo che potremmo con un certo ottimismo vedere risolto il tutto. Ma sarà il virus a dircelo”.
E ancora: “Parlare di immunità di gruppo o di gregge non ha più significato. Lo aveva quando le comunità vivevano in un certo isolamento. Oggi non c’è luogo che non sia colonizzato, dato che il virus è arrivato anche in Antartide. È impossibile pensare di estinguerlo e limitarlo con un mondo che ha vaccinato 3 miliardi di persone, ma ne deve vaccinare ancora 5 miliardi, e con Africa Cina, India che hanno vaccinato in percentuali sconosciute o ridicole”.
Capitolo Green Pass: “Bisogna rivedere il periodo del Green Pass. Che problema c’è a commutarlo in certificato vaccinale? Abbiamo visto, è stato un grande stimolo. La dose booster copre tutti i mutanti, a livello di infezione. Certo, non esiste una storia uguale per tutti. In alcuni casi, il 3-4%, anche con il morbillo il vaccino non risponde perché la persona non ha i geni per stimolare”.
Infine Palù dice la sua sulla doppia vaccinazione (anti-Covid e antinfluenzale), proposta da molti medici di base: “Non c’è motivo per non farli insieme. Anzi, proprio adesso è il momento di farli”.
Redazione Nurse Times
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