Un team dell’Università di Amsterdam ha condotto una ricerca su 165 operatori sanitari che non hanno mai contratto il virus. Pfizer ha mostrato le prestazioni migliori.
L’Europa, così come il resto del mondo, ha cercato di frenare la pandemia da coronavirus con una campagna vaccinale che ha visto protagonisti soprattutto quattro vaccini: Pfizer, Moderna, AstraZeneca e Johnson & Johnson. Ma quale di questi si è mostrato maggiormente efficace contro le diverse varianti, e in particolare contro Omicron?
La risposta arriva da uno studio condotto da ricercatori dell’Università di Amsterdam e pubblicato sulla rivista Plos Medicine. Il team guidato da Marit J. Van Gils ha analizzato le risposte anticorpali di 165 operatori sanitari che non hanno mai contratto il virus rispetto alle vaccinazioni ricevute. Per l’esattezza, a 54 di loro era stato inoculato il vaccino Pfizer, a 43 il Moderna, a 42 l’Astrazeneca e a 26 il J&J.
Per consentire il confronto tra la risposta anticorpale dopo la vaccinazione e successivamente all’infezione i ricercatori hanno incluso il siero di due coorti di pazienti Covid. In particolare, gli esperti hanno testato i sieri raccolti in laboratorio contro le varie varianti Voc (Alpha, Beta, Gamma, Delta e Omicron).
I risultati hanno mostrato come i titoli anticorpali fossero significativamente più alti in chi aveva ricevuto il vaccino Moderna, seguito da chi si era immunizzato con Pfizer (entrambi vaccini mRNA), ed erano sostanzialmente inferiori in coloro che avevano ricevuto AstraZeneca e J&J/Janssen (entrambi a vettore virale). Nella neutralizzazione delle varianti, soprattutto di Omicron, è stato Pfizer a mostrare prestazioni migliori.
Redazione Nurse Times
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