Infermieri rinunciano al lavoro per colpa dei prezzi esorbitanti degli affitti
L’arrivo dei nuovi infermieri nei principali ospedali di Como si è trasformato in un’impasse imprevista: la mancanza di alloggi accessibili. Giovanissimi professionisti sanitari, provenienti da diverse parti d’Italia, si trovano di fronte a un ostacolo insormontabile nel momento in cui cercano una sistemazione nella città lariana.
Le chat di Whatsapp degli infermieri ne sono la prova tangibile: messaggi che esprimono frustrazione e preoccupazione emergono come un grido d’allarme. La sfida principale? Trovare un alloggio che sia economicamente sostenibile per chi ha appena vinto un concorso e inizia la sua carriera nell’ambito sanitario.
Un’infermiera napoletana di 27 anni, vincitrice dell’ultimo concorso bandito dall’Asst Lariana, condivide la sua testimonianza. “Non tutti hanno alle spalle dei genitori capaci di fare degli sforzi e dare una generosa mano. Non trovo neanche una stanza a un prezzo ragionevole. Le agenzie chiedono tre anticipi e il 15% d’interesse. Per un monolocale, almeno 700 euro fuori città.”
La situazione diventa ancora più critica quando si considera la necessità di affrontare costi aggiuntivi per garantire una sistemazione decente, come il trasporto. La giovane infermiera sottolinea la disperata urgenza di trovare una soluzione.
La richiesta di intervento urgente non riguarda solo gli infermieri, ma anche altre categorie professionali con stipendi medi che oscillano tra i 1.500 e i 1.800 euro mensili. Massimo Coppia, segretario della funzione pubblica della Uil del Lario, sottolinea l’importanza di non perdere risorse professionali preziose per la città e gli ospedali.
Una possibile soluzione potrebbe essere quella di mettere a disposizione degli alloggi temporanei da parte degli ospedali o degli enti pubblici per un periodo iniziale, permettendo ai nuovi assunti di stabilizzarsi. Questo potrebbe rappresentare un passo cruciale verso la risoluzione di una situazione che minaccia il corretto funzionamento del sistema sanitario nella regione.
La situazione di Como riflette una problematica più ampia che affligge diverse città italiane, evidenziando la necessità di politiche abitative inclusive e sostenibili per supportare i lavoratori essenziali nella loro missione di cura.
Redazione Nurse Times
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