Carenza gravissima di personale – medici, infermieri e altri operatori sanitari – nella medicina territoriale, nelle strutture ospedaliere e nelle Rsa. Il prefetto di Sondrio Salvatore Rosario Pasquariello, con tre distinte lettere, si rivolge a ministero della Salute, ministero della Ricerca, Dipartimento della Funzione pubblica, Interni e Regione circa la situazione in cui versa la provincia di Sondrio.
In particolare, con l’apporto di due articolate relazioni da parte dei direttori generali di Ats e Asst e a seguito di un incontro specifico cui hanno preso parte vari organi istituzionali locali, il prefetto ha puntualmente rappresentato agli organi di Governo le gravi criticità legate alla carenza di personale sanitario, aggravate peraltro in maniera importante dal lungo periodo di pandemia tuttora in atto, che stanno mettendo in ginocchio l’intero sistema della sanità nella provincia.
Tra le possibili soluzioni il prefetto ha suggerito la possibilità di prevedere l’assunzione di medici neolaureati; di consentire la deroga alla norma che prevede l’impossibilità di istituire rapporti di lavoro, a qualsiasi titolo, con personale collocato in quiescenza; di applicare i contratti collettivi provinciali sanità delle Province Autonome di Trento e Bolzano che risultano essere indubbiamente più favorevoli di quelli nazionali; di offrire l’alloggio gratuito per i primi tre anni al personale sanitario residente fuori dalla Valtellina; di prevedere modalità di incremento dei periodi di anzianità contributiva per chi accetta di venire a lavorare per Asst Valtellina.
Redazione Nurse Times
Fonte: Il Giorno
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