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Ccnl 2022-2024, il ministro Zangrillo: “Possibile erogazione unilaterale degli aumenti economici in attesa dell’accordo sul rinnovo”

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Come riferito dal ministro della Pubblica amministrazione, Paolo Zangrillo, nel corso di una intervista rilasciata al Sole 24 Ore, qualora proseguisse lo stallo sui Ccnl, compreso quello del comparto Sanità, non è da escludere che dal Governo decidano l’erogazione di nuove anticipazioni contrattuali di tipo economico ai lavoratori del pubblico impiego. Possibile, quindi, un aumento dello stipendio in attesa dell’accordo sul rinnovo tra Aran e sindacati, i cui tempi si allungherebbero ulteriormente.

“Ora bisogna fare ogni sforzo per riprendere quanto prima il dialogo – ha dichiarato Zangrillo – , ma lo stallo non può essere infinito, perché io questi soldi ai nostri lavoratori li voglio dare. Ricordo, nel caso, che c’è sempre la possibilità di un’erogazione unilaterale, come abbiamo fatto a fine 2023 con l’indennità di vacanza contrattuale, maggiorata e anticipata proprio per attutire il colpo dell’inflazione di quel periodo. Ma sarebbe una sconfitta per tutti: per i sindacati e per il nostro obiettivo di rimettere le persone al centro e riportare la Pa a essere un buon posto di lavoro”.

Secondo Zanglillo, insomma, i soldi per i rinnovi dei Ccnl 2022-2024 e 2025-2027 ci sono: tanto vale spenderli. Anche riconoscendo unilateralmente gli aumenti. Parole, quelle del ministro, che suonano come un’ammissione della mancanza di spazi per stanziare le ulteriori risorse chieste dai sindacati. E l’anticipo dell’aumento potrebbe essere erogato in un’unica soluzione, come visto nel mese di dicembre 2023 a valere sull’annualità 2024.

Zangrillo, però, professa ottimismo e pensa che la situazione si sbloccherà nelle prossime settimane, con l’entrata in vigore del Contratto delle Funzioni centrali: “Convocherò i sindacati, come mi ero impegnato a fare, e quella potrebbe essere la prima occasione per capire in che modo ripartire. Sono un ottimista inguaribile, e quindi spero che si manifesti una disponibilità. Ma so anche perfettamente che se, come sospetto, il no è politico, gli spazi si riducono drasticamente. Tanto più che il quadro è complicato anche dal fatto che ad aprile ci sono le elezioni per i rinnovi delle Rsu in tutta la pubblica amministrazione”.

Redazione Nurse Times

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