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Caso Bonino, Cassazione conferma l’ergastolo per l’ex infermiera di Piombino

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Infermiera Fausta Bonino assolta in Cassazione per 6 morti sospette su 10 all'ospedale di Piombino
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Diventa definitiva la condanna all’ergastolo per Fausta Bonino, l’ex infermiera dell’ospedale di Piombino (Livorno) finita a processo per la morte di alcuni pazienti. La Corte di Cassazione mette così fine a una lunga vicenda giudiziaria iniziata quasi dieci anni fa. Bonino si è poi costituita al carcere milanese di Bollate.

I supremi giudici hanno respinto il ricorso presentato dalla difesa di Bonino contro la condanna all’ergastolo decisa, a maggio scorso, dalla Corte d’assise d’appello di Firenze al processo bis di secondo grado. La sentenza della quinta sezione penale della Cassazione è arrivata dopo oltre quattro ore di camera di consiglio. Il sostituto procuratore generale della Cassazione, Antonio Balsamo, nella sua requisitoria aveva chiesto di rigettare il ricorso della difesa e confermare l’ergastolo. Per il pg il reparto dell’ospedale di Piombino “non consentiva l’ingresso incontrollato; non c’è traccia di altre persone nel reparto in occasione dei quattro decessi”.

La vicenda, lo ricordiamo, nasce da alcune morti sospette, tra il 2014 e il 2015, di pazienti ricoverati nella rianimazione dell’ospedale di Piombino. Decessi provocati da emorragie improvvise e letali. Bonino, che prestava servizio in quel reparto, fu accusata di aver iniettato dosi massicce di eparina. Era il 30 marzo 2016 quando fu arrestata dal Nas dei carabinieri, in esecuzione di un’ordinanza del gip di Livorno, con l’accusa di aver causato la morte di alcuni pazienti ricoverati.

L’ex infermiera fu poi scarcerata 21 giorni dopo. Inizialmente Bonino doveva rispondere di dieci decessi: in primo grado è stata condannata all’ergastolo per quattro; in appello è stata assolta. Poi la vicenda è arrivata per la prima volta alla Cassazione, che ha disposto un nuovo appello per i quattro pazienti morti, confermando l’assoluzione per gli altri sei casi. Poi la nuova condanna all’ergastolo in appello bis a maggio. Quel giorno la donna in aula, al fianco del marito e del suo avvocato difrnsore, rimase impassibile di fronte alla lettura del dispositivo. Ora per lei l’ergastolo diventa definitivo.

Redazione Nurse Times

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