“C’era una volta. Tutte le favole per bambini iniziano così, per poi descrivere un mondo ‘puro e buono’, dove il cattivo viene punito sempre e il bene trionfa. Con amarezza, dopo 15 anni di servizio nel sistema di urgenza ed emergenza medica, inizio la mia riflessione con ‘C’era una volta il 118, ma ora non c’è più’, facendo quindi perdere al ‘c’era una volta’ il senso dei buoni sentimenti e del bene comune che trionfa”. Così, in una nota, Saverio Ferrari, delegato provinciale Smi (Sindacato Medici Italiani) per l’Asp Catanzaro e medico dell’emergenza-urgenza.
“Dico questo con amarezza e anche con un certo senso d’angoscia, perché purtroppo tale servizio, nato per soccorrere tempestivamente (8 minuti in area urbana e 20 minuti in area extra-urbana) chi ha bisogno di cure sanitarie, in questi 15 anni è stato massacrato, depauperato, distrutto dalla politica calabrese, senza distinzione di colore”, aggiunge il delegato Smi.
Sempre Ferrari: “È stata una corsa a chi poteva fare peggio, ed effettivamente individuare un vincitore è umanamente impossibile. Tutti bravi, anzi bravissimi nel riuscire a ‘uccidere’ un servizio che invece era nato per ‘salvare’, o almeno ‘aiutare’ chi avesse bisogno di soccorso sanitario. Gli episodi di malasanità sono ormai all’ordine del giorno, con tempi di soccorso divenuti vergognosi (anche 40/45 minuti in area urbana). Eppure nessuno mette mano per risolvere il vero e unico problema del 118, cioè la carenza di personale medico (per qualche ‘genio’, pagato con i soldi dei calabresi, la figura del medico era, e forse è ancora, un file da cassare dalle ambulanze: vergogna!), a cui si sta aggiungendo un’evidente carenza anche di infermieri e autisti”.
Prosegue il delegato Smi: “Al grave danno per la salute dei calabresi si sta aggiungendo, a mio parere, la beffa di spese inutili come l’acquisto di decine di ambulanze e automediche, che si trovano parcheggiate nelle varie sedi delle Pet, e di un sistema operativo che dovrebbe essere utile per una migliore gestione dei soccorsi£.
Conclude il delegato Smi: “Purtroppo le spese suddette (mezzi e sistema operativo) rimangono tali, non avendo apportato, dopo vari mesi dal loro arrivo, alcun miglioramento alla tempistica degli interventi, che anzi continua a peggiorare, e con l’arrivo dell’estate peggiorerà ancora, per la carenza di personale, che rimane l’unico vero problema da risolvere, se si vorrà avere un sistema 118 efficace ed efficiente”.
Redazione Nurse Times
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