Domenica 6 ottobre una bimba di appena un anno è morta in casa tra le braccia del padre dopo che la sera prima era stata visitata e dimessa dal Pronto soccorso dell’ospedale di Lavagna (Genova), dove era arrivata in preda a forti dolori addominali. Dalla ricostruzione dei fatti è emerso che a visitarla è stata un medico a gettone, per l’esattezza una pediatra dipendente di una cooperativa che fornisce il personale all’ospedale Gaslini di Genova per coprire i turni notturni. La dottoressa sarà iscritta nel registro degli indagati per consentirle di partecipare, con un proprio consulente, all’autopsia che sarà disposta domani.
Si tratta di un atto dovuto, che servirà a chiarire cosa sia successo alla bimba e se vi siano responsabilità. I genitori avevano riportato la piccola paziente a casa, dove però si è sentita di nuovo male e dove sono arrivati medici e i vigili del fuoco con l’elicottero per trasportarla al Gaslini. La Procura ha aperto un fascicolo per omicidio colposo. L’ospedale di Lavagna rientra nel protocollo del “Gaslini diffuso”. Ai magistrati il compito di rilevare se si siano verificate negligenze nel corso della visita.
Redazione Nurse Times
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