La Corte di Cassazione ha stabilito che basti un singolo episodio di timbratura del cartellino altrui effettuata da un collega presente al lavoro per far scattare il licenziamento da parte del datore di lavoro nei confronti del dipendente assenteista. La sanzione infatti sarebbe proporzionata alla gravità del comportamento.
Secondo la Suprema Corte il passaggio del badge altrui rappresenta un comportamento estremamente grave che mina la credibilità del dipendente e costituisce un cattivo esempio per tutti i lavoratori.
Dunque il licenziamento immediato, senza alcun preavviso, risulta una sanzione adeguata nei confronti del dipendente che si faccia strisciare il badge da un collega per risultare in servizio.
Il dipendente che ceda a terzi la tessera marcatempo, strettamente personale, commette una grave violazione del codice civile e soprattutto è di cattivo esempio per tutti i colleghi. La sua azione si ripercuote dunque su tutto il contesto lavorativo. Pertanto tale gesto assume una gravità che molti dipendenti potrebbero sottovalutare poiché la timbratura non rappresenta semplicemente una formalità per la rilevazione della presenza.
Analizzando la recentissima sentenza n. 10842/2016 emanata dalla Corte di Cassazione è possibile osservare come sia sufficiente una sola strisciata effettuata da altro lavoratore per determinare il provvedimento disciplinare del licenziamento. I fatti in questione vedono un dipendente richiedere la timbratura ad un collega a causa di un incidente stradale che gli avrebbe causato un ritardo sull’orario di entrata in servizio.
Il sinistro stradale non è una valida scusa per richiedere a terzi la timbratura. Non è stato chiarito ancora per quale motivo il collega fosse in possesso del badge di altri essendosi trattato di un singolo caso conseguente ad un incidente automobilistico. Il dipendente avrebbe dovuto comunicare il ritardo direttamente al datore di lavoro senza chiedere l’intervento di persone esterne.
Simone Gussoni
Fonti: Laleggepertutti.it
Lascia un commento