AstraZeneca ha detto che può fornire solo una frazione delle dosi del suo vaccino anti Covid-19 promesse per il primo trimestre dell’anno. La notizia ha fatto infuriare l’Unione Europea. L’UE non ci sta ha, quindi, esortato l’azienda farmaceutica a fornire più dosi del vaccino dagli stabilimenti del Regno Unito dopo il “taglio nelle consegne ingiustificato e inaccettabile“.
In una nuova riunione con la responsabile dell’azienda, Iskra Reic, Bruxelles è tornata ad insistere sul rispetto dei patti, ha chiesto che il contratto fosse reso pubblico, ed ha contestato le motivazioni dei ritardi, innescando nuove potenziali tensioni con Londra, a poco meno di un mese dalla Brexit.
La Commissione Ue ha richiamato “gli sviluppatori dei vaccini ai loro obblighi morali e contrattuali”.
Il commissario per la salute Stella Kyriakides ha twittato che l’UE si è rammaricata per “la continua mancanza di chiarezza sul programma di consegna”.
“Abbiamo firmato un contratto di pre-acquisto per fare in modo che producessero determinati volumi di vaccini prima dell’autorizzazione dell’Ema”, ha affermato Kyriakides.
- Campania, istituite 4 aree per la dirigenza delle professioni sanitarie: serviranno per il reclutamento in Asl e ospedali
- Martina, infermiera: “Sfatiamo un mito. Il paziente non ha sempre ragione: il rispetto è una strada a doppio senso”
- Punta la pistola contro il medico del 118: “Salva la mamma o ti ammazzo”
- Farmaco contro diabete e obesità è un “super scudo” salva-cuore: previene infarto e ictus nei pazienti ad alto rischio. Anche in pillola
- Assistenza domiciliare integrata (ADI): lo stato dell’arte nell’analisi di Salutequità
Lascia un commento