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Associazione nazionale degli infermieri di medicina interna (ANiMO): “il tempo degli eroi è passato”

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ROMA, 21 GEN – “Il tempo degli eroi è già passato. E i problemi negli ospedali rimangono.

Carenza di personale e personale d’assistenza stanchissimo, provato da tutte le riorganizzazioni interne ed anche dalle numerose assenze di colleghi positivizzati, difficoltà a coprire i turni con altro personale perché moltissimi infermieri sono impegnati nella campagna vaccinale o sono sospesi perché no vax”.

Così la presidente dell’Associazione nazionale degli infermieri di medicina interna (ANiMO), Gabriella Bordin, la cui posizione è stata diffusa dalla Federazione dei medici internisti ospedalieri (Fadoi) nell’ambito della survey condotta a inizio settimana.

Di conseguenza “difficoltà a garantire adeguati standard di assistenza – dice Bordin – e un atteggiamento aggressivo da parte di pazienti e familiari rispetto al passato”.

“Si fatica a capire perché ancora a distanza di due anni manchi un piano d’azione e si ha l’impressione di ‘navigare a vista’ “, dice ANiMO sottolineando che “la situazione è in bilico tra l’aumento della richiesta di ricovero dei pazienti internistici e la disponibilità dei posti letto ridimensionati per far posto ai reparti Covid.

Molte specialità chirurgiche – evidenzia ancora l’associazione degli infermieri di medicina interna – sono state convertite in reparti Covid seguite da personale non sempre preparato a gestire questi malati con la conseguenza di allungare la degenza media e rallentare il turn over”.

“Le difficoltà a garantire l’isolamento dei pazienti asintomatici ma positivi – spiega poi Bordin – sono spesso legate a problemi di natura strutturale che non garantiscono percorsi sporco-pulito adeguato, per l’assenza del bagno in camera o per la difficoltà di isolare i pazienti in stanze da 4 posti letto.

E qualora ci siano requisiti strutturali per mantenere l’isolamento ai pazienti positivi, i tempi previsti dalle procedure atte al rispetto dell’isolamento-vestizione-svestizione, compromettono la qualità dell’assistenza agli altri pazienti”.

In particolare, conclude Bordin “la grave carenza di infermieri si riflette in tutti i servizi ed è ancor più drammaticamente sentita in questo periodo a causa dei numerosi contagi anche tra il personale infermieristico che deve continuare ad erogare assistenza ai pazienti Covid e non Covid e al contempo deve partecipare alla campagna vaccinale e al tracciamento dei contagi”.

Redazione Nurse Times

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