Un infermiere di 43 anni, in servizio a tempo indeterminato dal 2019 in una struttura dell’Aou Sassari, aveva chiesto di poter usufruire di un periodo di aspettativa non retribuita per motivi familiari. La richiesta era legata alla possibilità di accettare un incarico a tempo determinato in Asl Sassari, che gli avrebbe garantito un orario più regolare e compatibile con la gestione della propria famiglia.
L’uomo, dopo essere risultato idoneo in graduatoria, aveva accolto la proposta di assunzione dell’Asl Sassari, spinto da esigenze di accrescimento professionale, ma soprattutto dalla necessità di affrontare alcune difficoltà personali. In particolare, l’infermiere puntava a un incarico nel reparto di cure palliative, dove la diversa organizzazione dei turni gli avrebbe consentito di dedicarsi maggiormente alla figlia di un anno e alla zia, bisognosa di assistenza.
Il 13 giugno 2025 aveva presentato la richiesta di aspettativa all’Aou Sassari, facendo riferimento all’articolo 12, comma 8, del Contratto collettivo nazionale del Comparto Sanità. Dopo oltre un mese, l’amministrazione sanitaria gli aveva comunicato il rigetto dell’istanza, giustificandolo con la necessità di garantire i livelli essenziali di assistenza (Lea). L’Azienda si era detta disponibile a concedere l’aspettativa solo dopo la conclusione del periodo di ferie, dal 1° luglio al 30 settembre, quando sarebbe stato possibile sostituire la sua posizione.
L’infermiere ha quindi presentato ricorso davanti al Tribunale del lavoro. Istanza che il giudice ha accolto, ordinando all’Aou Sassari di concedere l’aspettativa richiesta per tutta la durata del nuovo incarico, con decorrenza dall’effettiva presa di servizio presso l’Asl. La decisione si fonda sul carattere specifico dell’articolo 12, comma 8, che prevede un diritto pieno, non condizionato dall’organizzazione interna dell’azienda.
Redazione Nurse Times
Fonte: Sassarioggi.it
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