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Ascoli Piceno, infermiera aggredita verbalmente dai superiori: Inail le riconosce l’infortunio sul lavoro. Nursind: “L’Ast non deve minimizzare”

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Ascoli Piceno, infermiera aggredita verbalmente dai superiori: Inail le riconosce l'infortunio sul lavoro. Nursind: "L'Ast non deve minimizzare"
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L’Inail ha recentemente riconosciuto come infortunio sul lavoro un episodio di violenza verbale a opera di alcuni superiori che ha coinvolto un’infermiera del reparto di Medicina nucleare dell’ospedale di Ascoli Piceno. Secondo quanto riferito, la professionista sarebbe stata vittima di un “comportamento verbale inappropriato da parte dei suoi superiori”, che l’ha costretta a rivolgersi al Pronto soccorso e a prendersi un periodo di malattia di dieci giorni.

Lo rende noto Maurizio Pelosi, segretario territoriale del sindacato Nursind, sottolineando come l’evento abbia evidenziato criticità e carenze nell’attenzione riservata ai dipendenti da parte della direzione generale dell’Ast Ascoli Piceno. Oltre alle ripercussioni fisiche, l’episodio ha avuto un impatto sul “benessere psicologico” dell’operatrice sanitaria.

Secondo il segretario di Nursind Ascoli Piceno, nonostante la gravità della vicenda, la direzione generale dell’Ast, nella risposta inviata il 18 giugno, avrebbe minimizzato l’accaduto, definendolo come un “semplice alterco tra dipendenti.” Tuttavia, “il riconoscimento dell’Inail e il periodo di infortunio confermano la gravità della situazione”.

“Questi fatti non devono più accadere – afferma il segretario di Nursind Ascoli Piceno -. La nostra organizzazione sindacale ritiene che la direzione aziendale debba farsi carico di questi problemi, anziché limitarsi a mostrare un’immagine per cui ‘va tutto bene’. In realtà esiste un vero e proprio bollettino rosso di situazioni critiche che richiedono attenzione immediata”.

La denuncia di Nursind Ascoli Piceno non si limita a questo episodio. Pelosi aggiunge che le criticità nella gestione dell’Ast sono numerose e gravi, come la “mancanza di acqua da bere per il personale, turni massacranti, l’introduzione della nuova figura dell’oss ‘trottola’ per tre reparti e l’assenza di bandi per il part-time”. Secondo il sindacato, tutto ciò evidenzia “un malessere generale all’interno dell’Azienda,” che va affrontato con misure concrete.

Nonostante le continue segnalazioni e le note inviate alla direzione, aggiunge Pelosi, “l’Azienda continua a minimizzare gli accadimenti, dimostrando una mancanza di attenzione e sensibilità verso il personale,” denuncia Pelosi, asserendo che questa “visione miope rischia di compromettere ulteriormente il clima lavorativo e la qualità dei servizi offerti”.

Il segretario di Nursind Ascoli Piceno ribadisce infine la necessità di “affrontare questi problemi per garantire un ambiente di lavoro sereno, rispettoso e attento alle esigenze umane di tutti i dipendenti,” auspicando un cambiamento immediato per assicurare ai lavoratori delle professioni sanitarie le condizioni di rispetto e tutela che meritano.

Redazione Nurse Times

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