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Decisione controversa all’AST di Ascoli: medici e infermieri senza caffè e acqua minerale

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Decisione controversa all'AST di Ascoli: medici e infermieri privati del caffè e bandita l'acqua minerale
Decisione controversa all'AST di Ascoli: medici e infermieri privati del caffè e bandita l'acqua minerale
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Le decisioni dell’Azienda Sanitaria Territoriale mettono alla prova la pazienza del personale, tra divieti e restrizioni alimentari

In un’epoca in cui la sanità italiana si trova a navigare tra le onde della crisi, l’Azienda Sanitaria Territoriale (AST) di Ascoli decide di affrontare le sfide più pressanti: vietare le macchinette del caffè e tagliare le forniture extra vitto.

In un comunicato stampa che ha fatto scattare più di un sopracciglio, l’AST di Ascoli ha comunicato al personale medico e infermieristico che macchine del caffè, stufe bollitori e persino divani non sono più benvenuti nelle unità operative.

Secondo il comunicato, “al fine di ridurre i rischi di innesco di un incendio per un guasto elettrico si dispone il divieto assoluto di installare e utilizzare apparecchiature elettriche e mobilio non forniti dall’azienda (ad esempio stufette, forni a microonde, piastre, bollitori, macchine del caffè, divani e poltrone). Le apparecchiature devono essere obbligatoriamente conformi alle normative tecniche di settore e alle disposizioni aziendali.”

Sì, avete letto bene: niente più pause caffè rilassanti o momenti di riposo su comode poltrone.

Ma non è finita qui. L’AST ha deciso di sollevare un’altra polemica, questa volta riguardante il vitto. L’acqua minerale in bottiglia è stata bandita dall’uso personale, limitando la sua distribuzione esclusivamente a scopi sanitari. E se pensavate di poter gustare una banana o un succo di frutta durante la pausa, beh, pensateci due volte: le forniture extra vitto ospedalieri sono state drasticamente ridotte, lasciando il personale a secco di beni di prima necessità come acqua minerale, frutta e yogurt.

Mentre l’AST di Ascoli si impegna a garantire la sicurezza sul luogo di lavoro, sembra aver dimenticato l’importanza del benessere e della soddisfazione del proprio personale. Forse è ora di riconsiderare queste decisioni e trovare un equilibrio tra sicurezza e comfort per coloro che quotidianamente lottano in prima linea per la salute di tutti noi. Ma finché le macchinette del caffè restano spente e le banane sono solo un lontano ricordo, il personale medico e infermieristico continuerà a chiedersi: chi ci salverà dai divieti dell’AST?

Redazione Nurse Times

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