Il Consiglio dei ministri si è riunito ieri a Reggio per dare via libera al provvedimento di riordino della sanità regionale.
“Negli ultimi dieci anni la sanità calabrese, già in emergenza, è peggiorata. Oggi è un giorno cruciale per riportare ai calabresi il diritto alla salute nella loro terra. Con l’approvazione del Decreto Calabria daremo una speranza concreta di cambiamento. Non c’è salute senza legalità”. Così il ministro Giulia Grillo, in occasione dell’approvazione del cosiddetto Decreto Calabria (per il riordino della sanità regionale) da parte del Consiglio dei ministri, riunitosi ieri in via straordinaria nella Prefettura di Reggio Calabria.
“In Calabria c’è una situazione unica in Italia, che merita un intervento straordinario, non solo per il disavanzo di gestione e per la qualità dell’assistenza, ma anche per l’infiltrazione della criminalità organizzata”, ha ribadito il ministro.
Il provvedimento conferisce nuovi poteri di controllo sui dirigenti del Servizio sanitario regionale al commissario per l’attuazione del Piano di rientro, Saverio Cotticelli, e al sub-commissario Thomas Schael, sottraendoli al presidente della Regione Calabria, Mario Oliverio, dimostratosi finora inadempiente agli impegni assunti in precedenza.
Il decreto stabilisce inoltre vincoli stringenti su acquisti e forniture, che il Servizio sanitario calabrese dovrà d’ora in avanti effettuare attraverso la Centrale nazionale per gli acquisti della Pubblica amministrazione (Consip), oppure attraverso le centrali di committenza di altre Regioni.
Nuove prescrizioni riguardano invece le procedure di affidamento sotto soglia, che dovranno essere effettuate con il coordinamento dell’Autorità nazionale anti corruzione (Anac).
Anche la progettazione degli interventi del Piano triennale di edilizia sanitaria e quelli relativi all’adeguamento tecnologico della rete di emergenza non saranno più gestiti a livello regionale, ma dovranno passare attraverso l’Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa (Invitalia).
Il Decreto ha confermato gli 82 milioni di euro già stanziati e destinati alla Calabria per l’ammodernamento tecnologico della sua sanità.
La regione Calabria aveva già sottoscritto un Piano di rientro dal disavanzo sanitario nel 2009, ma da allora non sono stati raggiunti né gli obiettivi finanziari né i livelli minimi di assistenza (Lea) delle prestazioni. All’inizio di aprile l’ultimo tavolo di verifica ha accertato che il disavanzo sanitario della regione Calabria ammonta a 168,898 milioni di euro, mentre il punteggio dei Lea si è attestato a 136, molto lontano dalla soglia di sufficienza, che è pari a 160.
Prima della riunione straordinaria del Consiglio dei ministri presso la Prefettura della città calabrese, il ministro Giulia Grillo ha visitato, insieme al presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, i reparti di Pediatria e di Ortopedia dell’ospedale “Bianco-Melacrino-Morelli” di Reggio Calabria.
Il ministro e il presidente hanno voluto così mostrare la loro vicinanza e il loro sostegno ai medici, gli infermieri e gli operatori sanitari che ogni giorno lavorano in tutte le strutture calabresi, sulle quali gravano da ormai dieci anni i tagli e il blocco delle assunzioni imposti dal Piano di rientro dal disavanzo. Strutture che continuano a operare ogni giorno, nonostante le difficoltà, con impegno e serietà nell’interesse dei pazienti e dei cittadini della regione.
Guarda il video della conferenza stampa del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, e del ministro della Salute, Giulia Grillo.
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Redazione Nurse Times
Fonte: www.salute.gov.it
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