Un costo di 7 milioni e mezzo di euro all’anno e partenza molto soft (la media di appena 8/10 accessi nelle 24 ore!!!) per il nuovo Pronto Soccorso che è operativo dal 01/08/2016 presso la Casa di Cura “Mater Dei Hospital”, sita in Bari.
Dipartimento di Emergenza e Accettazione (DEA) l° livello (Spoke) il suddetto è stato più volte al centro di dibattiti e contestazioni, non per ultima quella riportata dal nostro giornale lo scorso Maggio (www.nursetimes.org).
Allora si ebbe una sonora censura dalla Regione Puglia che ordinò la chiusura immediata del pronto soccorso privato della Mater Dei e invitò il gruppo Cbh a sospendere l’attività, imponendo al 118 di non considerarlo punto di afferenza dei mezzi di soccorso.
Questo anche alla luce delle dichiarazioni del Dirigente capo del dipartimento Salute della Regione, Giovanni Gorgoni, che affermava la non concordata apertura della struttura e l’assenza di contratto che ne disciplinasse le prestazioni, per cui il ristoro per accreditamento non poteva essere posto in essere!
Oggigiorno, dopo delibera della Direzione Generale ASL Bari e dopo stipula ufficiale e non più ufficiosa e per vie traverse, si realizza la tanto osannata apertura del Pronto Soccorso (Delibera allegata, numero 1424 del 29 luglio 2016 della ASL Bari).
Qualità, formazione e recluta dei professionisti (sanitari e non) impegnati nell’accettazione, presa in carico e dimissione dal DEA Mater Dei rimangono ancora un serio dubbio in quanto l’ospedale privato, come realtà interventistica di soccorso in regime di Emergenza/Urgenza, aveva solo la U.O. di Rianimazione, della quale risultavano grosse difficoltà tanto per partire quanto per il ricovero dei pazienti.
Domanda. Sarà garantita la sicurezza degli afferenti alle cure?
Con molta probabilità in regione molti ospedali saranno convertiti in PPI per un risparmio in bilancio: visti i nosocomi San Paolo, Di Venere e Policlinico di Bari quanto è performante alle esigenze del bacino d’utenza avere un ulteriore P.S.?
CALABRESE Michele
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