Riprendiamo un documento prodotto da AISLeC (Associazione Infermieristica per lo Studio delle Lesioni Cutanee) sulla prevenzione e cura Lesioni da Pressione in caso di utilizzo prolungato dei dispositivi di protezione individuale tra il personale sanitario.
Le indicazioni AISLeC, offrono un rapido supporto per tutti gli Operatori sanitari coinvolti nella gestione di pazienti a rischio e/o affetti da patologia infettiva SARS-Cov2 che utilizzano DPI come maschere facciali FFP2 / FFP3 e occhiali di protezione.
A CURA DI:
- Ilaria Teobaldi, Verona – Ambulatorio Piede Diabetico, Divisione Endocrinologia, Diabetologia e Malattie del Metabolismo, AOU Integrata di Verona – Consigliere AISLeC
- Annalisa Poli, Brescia – Coordinatore infermieristico Spedali Civili di Brescia – Vice Presidente AISLeC
- Fabio Bellini, Brescia – RN, MCs Wound Care, MCs in Management. Indipendent Tissue Viability Nurse – Tesoriere AISLeC
SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE
Le nuove Linee Guida NPUAP/EPUAP/PPPIA 2019 trattano le LdP create da dispositivi diagnostici e terapeutici. Tali lesioni assumono generalmente la forma del dispositivo stesso nel punto di maggior pressione e tempo di utilizzo. Questa considerazione può essere considerata valida anche per l’utilizzo prolungato di DPI da parte del personale sanitario, come maschere facciali e occhiali protettivi. Lo scopo del presente documento è, quindi, di fornire valide indicazioni sulla Prevenzione di LdP secondarie all’utilizzo prolungato di DPI.
DESTINATARI
Il documento è destinato a tutto il personale sanitario coinvolto nella gestione di pazienti a rischio e/o affetti da patologie infettive trasmissibili per via aerea o droplets che utilizza DPI come maschere facciali FFP2 / FFP3 e occhiali di protezione.
CONTENUTI
Esistono varie tipologie di medicazione da applicare sulla cute del viso come prevenzione delle LdP da DPI. La Raccomandazione 8.51, supportata da evidenze di moderato livello, consiglia l’utilizzo di medicazioni di protezione tipo idrocolloide, schiuma di poliuretano, gel di silicone e film trasparenti da posizionare al di sotto dei dispositivi medici.
Le evidenze attualmente disponibili dimostrano una lieve superiorità dell’efficacia della medicazione in idrocolloide rispetto al film trasparente posto a ponte sul naso; e per le medicazioni con bordo in silicone una maggiore facilità nel sollevare il bordo per ispezionare la cute e maggiore capacità di assorbire le forze di attrito. Da opinione degli esperti è indicato di non sovrapporre troppi strati di medicazione preventiva, per evitare di aumentare ulteriormente la pressione nella zona di interfaccia col DPI.
E’ indicato, inoltre, di considerare alcuni fattori nella scelta della medicazione:
- capacità di gestione dell’umidità e il microclima della cute
- facilità di applicazione e rimozione della medicazione
- spessore sotto dispositivi altamente aderenti
- localizzazione anatomica
- comfort e atraumaticità
- coefficiente di frizione dell’interfaccia cute-medicazione.
Dalla conoscenza dei materiali disponibili in commercio e dall’esperienza diretta di operatori Wound Care Specialist, è opinione di AISLeC che anche la medicazione in schiuma di poliuretano con l’intera superficie di contatto in silicone può essere utile in caso di utilizzo di DPI rigidi, quali maschere facciali filtranti, soprattutto a livello di zigomi e dorso del naso, e/o occhiali protettivi e a livello della fronte (Fig. 1 e Fig. 2).
Tale vantaggio può essere considerevole soprattutto in caso di utilizzo prolungato, per la capacità di assorbire sudore o essudato, e per la facilità di riposizionamento della medicazione stessa.
PROCEDURA
- Detergere la cute come d’abitudine
- Asciugare con cura, tamponando
- Scegliere la medicazione di protezione valutando la cute, la sede e le necessità specifiche dell’operatore sanitario
- Sagomare la medicazione, smussando gli angoli
- Applicare la medicazione evitando grinze o bolle di aria per assicurare aderenza e stabilità in tutte le aree a contatto con il DPI
- Indossare i DPI come da procedura assicurandosi di non spostare la medicazione di protezione
- Alla rimozione, in caso di utilizzo di idrocolloide, sollevare un bordo e tirare creando una tensione tangenziale alla medicazione stessa e rimuoverla delicatamente, evitando strappi
- Detergere e idratare la cute
Redazione Nurse Times
Allegato
Fonte: AISLeC
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