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Assistente infermiere in Lombardia, Fials Milano: “Approvata risoluzione che prova a mettere ordine, ma falle restano enormi”

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Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa di Fials Milano.

Il 18 novembre il Consiglio regionale della Lombardia ha approvato la risoluzione che dovrebbe introdurre “paletti più stringenti” per l’utilizzo della nuova figura dell’assistente infermiere. Una decisione accolta come un tentativo di correre ai ripari rispetto a una normativa nata male e presentata peggio. Per Fials Milano, però, la toppa non basta.

“La risoluzione riconosce implicitamente che il quadro era confuso e pieno di rischi – dichiara il segretario Fials Milano, Mauro Nobile -, ma anche con questi nuovi paletti restano intatti i nodi strutturali: un profilo professionale senza un vero inquadramento contrattuale, con competenze incerte e con un impatto potenzialmente devastante su oss e infermieri”.

Secondo Fials Milano, l’introduzione dell’assistente infermiere continua a poggiare su basi fragili. La Regione ha tentato di correggere la rotta solo dopo settimane di polemiche, ma senza affrontare il problema principale: la mancanza di una definizione chiara dei compiti e delle responsabilità, elemento essenziale per evitare sovrapposizioni, conflitti e rischi giuridici.

“Prima si crea la figura, poi, quando esplode la polemica, si aggiungono i paletti – continua Nobile -. È un modo di legiferare che somiglia più a un bricolage improvvisato che a una programmazione seria. Il personale merita rispetto, non continue sperimentazioni fatte sulla pelle di chi lavora nei reparti”.

Gravissima, per Fials Milano, anche la totale assenza di valorizzazione del personale oss. Mentre il Consiglio regionale si affanna a limare definizioni e confini del nuovo ruolo, la figura dell’oss con formazione complementare, prevista dal 2003 e mai realmente implementata, continua a non esistere nella pratica.

“La politica ha discusso per ore di un ruolo nuovo, mentre ignora da vent’anni un profilo che avrebbe potuto realmente qualificare l’assistenza – denuncia il segretario di Fials Milano -. Gli oss vengono dimenticati sistematicamente, e questa risoluzione non cambia nulla”.

Non meno preoccupante è il passaggio che consente la sanatoria per accedere alla nuova qualifica anche con il solo diploma di scuola media e cinque anni di lavoro come oss. Una scelta che, secondo Fials Milano, rischia di indebolire gli standard formativi e assistenziali. “Alzare la qualità abbassando i requisiti è un paradosso che non può funzionare – commenta Nobile -. E questa risoluzione non interviene su questo punto”.

Sul fronte delle competenze i “paletti” appena approvati non bastano a evitare lo scontro con la professione infermieristica. Restano aree grigie che potrebbero sfociare in tensioni nei reparti e in responsabilità non definite, con il rischio – neanche troppo remoto – di dover arrivare a un albo professionale per gli assistenti infermieri.

“Lo schema è sempre lo stesso: si crea un problema, poi si costruisce un nuovo organismo per gestirlo» osserva con amara ironia il segretario di Fials Lombardia -, ma ogni volta a pagare sono i lavoratori e i cittadini. Il timore finale è che questa figura venga progressivamente utilizzata per sostituire gli Infermieri. “Il rischio è serio e concreto – avverte Nobile -. Se si apre la strada a sostituzioni al ribasso, il sistema sanitario non si rafforza, ma si indebolisce fino a piegarsi”.

Redazione Nurse Times

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