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Corsi di laurea delle professioni sanitarie: posti, domande e squilibri nell’A.A. 2025-26

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Evento ECM a Bari: "La formazione e gli infermieri nell'università". Video intervista ad Angelo Mastrillo (UniBo)
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Report di Angelo Mastrillo (Segretario della Conferenza Nazionale Corsi di Laurea delle Professioni Sanitarie), Lorenzo Bevacqua e Elisabetta Cenerelli (​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​Docenti nel Corso di Laurea in Tecniche di Neurofisiopatologia dell’Università di Bologna)

Analisi del Rapporto 2025-26: +3,6% posti a bando, D/P 1,7 e carenza infermieristica del -22% rispetto al fabbisogno

il Report Annuale 2025-26 sulla programmazione dei corsi di laurea delle professioni sanitarie disegna uno scenario di forte disallineamento tra offerta formativa universitaria e fabbisogni regionali. Il documento, redatto dalla Conferenza Nazionale Corsi di Laurea delle Professioni Sanitarie, mette in luce incrementi nei posti a bando ma persistentI squilibri occupazionali, con un impatto diretto su ospedali, strutture territoriali e formazione degli infermieri. (fonti: Decreto MUR n. 594/2025; Accordo CSR 30/07/2025).

Sintesi dei dati chiave
  • Posti a bando totali: 36.873 (+3,6% rispetto al 2024).
  • Domande di ammissione (23 corsi): 64.260, in lieve aumento sul 2024 (+0,2%).
  • Rapporto domande/posto (D/P): 1,7 (era 1,8 nel 2024).
  • Fabbisogni regionali: 43.477 rilevati dalle Regioni; 43.738 confermati nell’Accordo Stato-Regioni del 30 luglio 2025.
  • Carenza complessiva: -6.865 posti rispetto al fabbisogno (-15,7%); Infermieristica sottodimensionata per -5.880 posti (-22,4%).
Cosa significa per la sanità e per gli ospedali

L’aumento dei posti a bando non ha tradotto un corrispondente incremento dei candidati: le università hanno ampliato l’offerta (+3,6%) ma il fabbisogno reale segnalato da Regioni e Ordini resta superiore. Ne deriva che molti territori continueranno a subire carenze di personale, con effetti su servizi ospedalieri e assistenza territoriale.

In particolare, la carenza di infermieri (-22,4% rispetto al fabbisogno regionale) rappresenta un rischio per la tenuta dei turni, per la qualità dell’assistenza e per i piani assunzionali delle aziende sanitarie locali. Questa discrepanza evidenzia la necessità di un coordinamento più efficace tra Ministero, Regioni e Atenei.

Profili più e meno attrattivi

Le professioni con maggiore domanda rimangono quelle della riabilitazione e tecnico-diagnostica: Fisioterapista guida la classifica con D/P 6,4; Logopedista 4,5; Ostetrica 3,3. Al contrario, Infermiere e altre professioni tecnico-assistenziali si trovano sotto pressione per il basso rapporto D/P e per la mancata copertura del fabbisogno regionale. (Dati tabellari e tabelle per professione nel Report).

Il dato sulle Lauree Magistrali (accesso programmato) è invece in calo: domande passate da 13.983 a 12.438 (-11,0%), con un D/P che scende da 3,5 a 3,0.

Ripartizione territoriale e nuove attivazioni

La distribuzione dei posti mostra forti differenze regionali: aumenti significativi per Lazio (+450 posti) e Sicilia (+387 posti, in gran parte per l’Università Kore di Enna), mentre Marche (-100) e Calabria (-83) registrano riduzioni.

Le nuove attivazioni universitare (da 487 a 499 corsi) hanno riguardato in particolare atenei privati e alcune sedi statali, con 18 nuovi corsi complessivi. Notevole l’espansione della laurea per Osteopata (+507% posti), anche se la professione è in fase di inserimento negli Albi e non è ancora contabilizzata nei fabbisogni regionali.

Formazione e corpo docente: un problema strutturale

Il Report conferma la carenza di docenti di profilo professionale nelle discipline MED/45-50: solo il 18% dei docenti appartiene ai profili delle professioni sanitarie. Questo determina una dipendenza dagli incarichi a contratto e limita la stabilità didattica necessaria per la formazione professionalizzante. La problematica è centrale per garantire qualità didattica ed efficacia formativa.

Riferimenti normativi e procedure di accesso

La programmazione del 2025-26 è influenzata da diversi atti ufficiali del Ministero dell’Università e dalla Conferenza Stato-Regioni (Decreti MUR n. 418, 586, 594, 605, 614; Accordo CSR 30/07/2025). Le università hanno adeguato bandi e modalità d’esame (uso CINECA per i questionari in molte sedi; differenze tra graduatorie a punteggio e per preferenza).

Angelo Mastrillo, Lorenzo Bevacqua e Elisabetta Cenerelli

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