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Palermo, concorso oss truccato a Villa Sofia? Indagati in 18: anche Cuffaro e Romano

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Alcuni giorni fa la Procura della Repubblica di Palermo ha avviato una vasta inchiesta su presunti appalti e concorsi truccati che ha investito la sanità siciliana. Sono 18 le persone coinvolte, fra dirigenti, politici e funzionari. Nell’elenco dei nomi finiti sotto indagine figurano l’ex governatore della Regione, Salvatore (Totò) Cuffaro, e il deputato nazionale di Noi Moderati, Saverio Romano. Ai soggetti interessati sono contestati reati che vanno dall’associazione a delinquere alla turbativa d’asta e alla corruzione

Uno dei filoni al centro delle indagini riguarda un concorso per operatore socio-sanitario (oss), indetto dall’Azienda ospedaliera Villa Sofia-Cervello di Palermo, con la procedura di stabilizzazione per 15 posti – bando formalmente approvato tramite delibera – che, secondo gli inquirenti, sarebbe stato utilizzato per favorire candidati “segnalati”. La documentazione amministrativa dell’Azienda conferma la delibera che autorizzava 15 posti per oss tramite stabilizzazione.

Secondo l’accusa, alcuni protagonisti del sistema avrebbero ottenuto vantaggi attraverso nomine e gare pilotate. In particolare, viene indicato il ruolo attribuito a Vito Raso, storico segretario politico dell’ex presidente Cuffaro e oggi vicino ad ambienti della Giunta regionale, accusato di aver passato in anteprima le tracce della prova concorsuale ad aspiranti favoriti. La ricostruzione giornalistica evidenzia anche presunti intrecci fra segnalazioni politiche e assegnazioni di appalti. 

I pubblici ministeri hanno richiesto diverse misure cautelari, tra cui gli arresti domiciliari per alcuni indagati. Le indagini sono state condotte con il supporto dei carabinieri del Ros e, secondo i magistrati, mettono in luce un sistema che avrebbe collegato interessi economici e nomine nella sanità regionale. Le contestazioni mosse includono l’associazione a delinquere finalizzata a reati contro la pubblica amministrazione.  

Redazione Nurse Times

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