Home Cittadino Salute mentale: il ruolo chiave degli infermieri
CittadinoNT NewsSalute Mentale

Salute mentale: il ruolo chiave degli infermieri

Condividi
Condividi

Oggi, venerdì 10 ottobre, si celebra la Giornata mondiale della salute mentale.

La tutela della salute mentale comincia alla nascita. Infanzia e adolescenza rappresentano fasi cruciali per la costruzione dell’identità, la definizione dei legami e lo sviluppo delle competenze emotive e sociali. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms, 2023), un adolescente su sette nel mondo (pari al 14%) vive un disturbo mentale diagnosticabile, e la metà dei disturbi mentali dell’adulto insorge prima dei 14 anni.

In Europa ansia e depressione sono tra le prime cause di disabilità nei giovani tra i 10 e i 19 anni, mentre secondo Unicef (2021) la salute mentale rappresenta “una delle sfide più trascurate dell’infanzia e dell’adolescenza”. Nel mondo si stima che circa 46mila adolescenti ogni anno muoiano per suicidio, che costituisce oggi la quinta causa di morte tra i 10 e i 19 anni.

In Italia, dopo la pandemia, i dati dell’Istituto Superiore di Sanità (2024) e dell’Oms Europa confermano un aumento dei disturbi del comportamento alimentare, dell’autolesionismo e del disagio emotivo legato a isolamento, precarietà sociale e uso disfunzionale dei social media. Le esperienze di stress, deprivazione, trascuratezza o violenza in questa fase possono incidere in modo significativo sul benessere psichico futuro, rendendo necessario un investimento strutturato in prevenzione, ascolto, prossimità educativa e sanitaria.

In questo contesto la figura dell’infermiere pediatrico e dell’infermiere di salute mentale assume un ruolo chiave di prossimità, ascolto e presa in carico precoce, nei diversi contesti di vita del minore e dell’adolescente: nella scuola, come presidio di promozione della salute, educazione all’affettività e alfabetizzazione emotiva; nei consultori e nei servizi territoriali, per accompagnare famiglie e adolescenti in percorsi di supporto, orientamento e cura; negli ospedali e nei reparti di neuropsichiatria infantile, durante i momenti di crisi, diagnosi o ricovero; nei progetti di prevenzione del disagio e della suicidalità, come il Programma SPES (Sostenere e prevenire esperienze di suicidalità in adolescenza).

Il Programma SPES, promosso dal dipartimento di Sanità pubblica e scienze pediatriche dell’Università di Torino, in collaborazione con SCT Centre, è un progetto multidisciplinare e intersettoriale che unisce ricerca, educazione e assistenza. Si propone di prevenire il suicidio e promuovere il benessere mentale degli adolescenti, attraverso attività di sensibilizzazione, formazione per docenti e operatori sanitari, e interventi diretti nelle scuole secondarie di secondo grado. L’approccio integra strumenti clinici e narrativi, educazione emotiva e partecipazione attiva degli studenti, restituendo centralità alla relazione di fiducia e al linguaggio della cura.

La tutela e promozione della salute mentale prosegue nell’età adulta e nell’età della vecchiaia, perché non c’è salute senza salute mentale. Gli infermieri garantiscono i loro interventi nei servizi territoriali –centri di salute mentale, nei servizi psichiatrici diagnosi e cura ospedalieri, in tutte le strutture residenziali psichiatriche e R.E.M.S. e RSA. Obiettivo di questi interventi è fornire il proprio supporto competente in tutte le fasi del percorso di prevenzione, cura e riabilitazione, in ogni momento del giorno e della notte, nell’ottica di favorire il maggiore benessere e qualità di vita possibile.

Gli infermieri sono a fianco delle famiglie care giver per offrire supporto, spazio di condivisione, informazioni e educazione alla promozione del proprio benessere e sostegno specifico dei propri cari. Quest’anno il tema scelto dall’Oms (“Salute mentale nelle emergenze”) richiama l’urgenza di garantire accesso ai servizi anche in situazioni di crisi, conflitto o catastrofe naturale, ricordandoci che la protezione della mente è parte integrante della protezione della vita.

Maria Cristina Pellegrino
Infermiera pediatrica, referente ANIN – Neuropsichiatria infantile e salute mentale degli adolescenti

Annalisa Dal Fitto
Referente ANIN – Area della salute mentale

Fonte: www.spesprogram.unito.it

Articoli correlati

Condividi

Lascia un commento

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Articoli Correlati
CittadinoEducazione SanitariaNT News

Disturbo dello spettro autistico (DSA): i 7 miti più comuni

Poche malattie attirano tanta attenzione e controversie quanto il DSA (disturbo dello spettro...

CittadinoEducazione SanitariaNT News

Sinusite e infezioni dei seni paranasali: cosa devono sapere i pazienti

Dopo diversi giorni di raffreddore, si desidera soltanto guarire e tornare alla...

NT News

Cercasi infermieri disperatamente: meglio se stranieri

Tra proclami e paradossi: la sanità italiana importa ciò che non riesce...