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Vittoria (Ragusa), brutale aggressione a un infermiere in Pronto soccorso: braccio fratturato

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La notizia di un nuovo episodio di violenza ai danni del personale sanitario arriva dall’ospedale Guzzardi di Vittoria (Ragusa), dove un infermiere del Pronto soccorso è stato brutalmente aggredito, riportando la frattura di un braccio. Nella cirsostanza sono stati feriti anche una guardia giurata e un medico.

L’aggressore, un 33enne di nazionalità tunisina, ha dato in escandescenze mentre era in corso la sua visita. Subito arrestato, si trova già in carcere, in base alla normativa che punisce con la detenzione chi aggredisce il personale sanitario.

La notizia dell’aggressione avvenuta all’ospedale di Vittoria è stata resa nota dal senatore vittoriese Salvo Sallemi sulla propria pagina Facebook: “Di fronte a questa violenza incivile, che colpisce chi è dedito a salvare vite, esprimo la mia più piena e sentita solidarietà all’operatore sanitario, con l’augurio di una pronta guarigione. Un ringraziamento e un pensiero di vicinanza va anche alla guardia giurata intervenuta nell’immediatezza del fatto e al medico presente, anch’egli vittima di questa assurda aggressione”.

Sempre Sallemi: “Questi episodi non sono più tollerabili. Di recente il Governo ha inasprito in modo significativo le pene per chi aggredisce il personale sanitario. La legge ora c’è: chi alza le mani su un infermiere o un medico deve sapere che pagherà un prezzo altissimo. La violenza non è mai giustificabile”.

La condanna di UGL Salute

“Esprimiamo massima solidarietà e vicinanza alle vittime di questo vile attacco – si legge in una nota di UGL Salute -. Quanto accaduto non può essere tollerato né sottovalutato: i nostri operatori sanitari lavorano ogni giorno, in condizioni spesso difficili, per garantire cure e assistenza a tutta la collettività. Non possono e non devono essere lasciati soli”.

Gianluca Giuliano, segretario nazionale del sindacato, dichiara: “La misura è colma. Serve una risposta immediata, concreta e sistemica. Chiediamo di implementare l’adozione di strumenti di prevenzione efficaci e, soprattutto, che la recente normativa sull’inasprimento delle pene per chi aggredisce il personale sanitario venga applicata con il massimo rigore. È ora di dire basta”.

Anche il segretario provinciale di UGL Salute, Giovanni Rizza, interviene con fermezza:
“Quanto avvenuto a Vittoria è un episodio che dimostra quanto sia diventato pericoloso lavorare in pronto soccorso, nonostante l’Asp Ragusa si sia già mossa da tempo per garantire la sicurezza dei nostri operatori, che devono poter lavorare senza il terrore di essere aggrediti”.

Redazione Nurse Times

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