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La scala VAS (Visual Analogue Scale) nella Valutazione del Dolore: revisione e implicazioni cliniche

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Le scale di valutazione infermieristiche
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Autore: Giovanni Maria Scupola
Parole chiave: dolore, valutazione, scala VAS, strumenti di misurazione, outcome clinici

Introduzione

Il dolore rappresenta uno dei sintomi più complessi da valutare in ambito clinico, in quanto esperienza soggettiva, multidimensionale e influenzata da fattori biologici, psicologici e sociali. Per questo motivo, la misurazione del dolore è una sfida costante nella pratica infermieristica e medica. La Visual Analogue Scale (VAS) è uno degli strumenti più utilizzati a livello internazionale per la valutazione dell’intensità dolorosa.

Descrizione della Scala VAS

La VAS è una scala mono-dimensionale che misura l’intensità del dolore percepito. È costituita da una linea orizzontale (solitamente di 10 cm), con due estremi ancorati a descrittori opposti:
• 0 = nessun dolore
• 10 = il peggior dolore immaginabile

Il paziente è invitato a tracciare un segno sulla linea corrispondente all’intensità del dolore percepito in quel momento. Il punteggio viene calcolato misurando la distanza, in millimetri, dal punto “0” al segno tracciato.

Metodi e Validità

Numerosi studi hanno validato la VAS come strumento affidabile, sensibile e riproducibile per la valutazione del dolore acuto e cronico. È particolarmente utilizzata in setting di:

  • anestesia e terapia intensiva (valutazione post-operatoria);
  • ortopedia e reumatologia (dolore muscoloscheletrico cronico);
  • oncologia (dolore neoplastico);
  • •emergenze-urgenze (valutazione rapida).

Rispetto ad altre scale (es. Numerical Rating Scale – NRS, e Verbal Rating Scale – VRS), la VAS risulta più sensibile nel rilevare piccole variazioni di intensità. Tuttavia, richiede una certa collaborazione e capacità cognitiva da parte del paziente, limitandone l’uso in bambini piccoli, anziani con deficit cognitivi o pazienti critici non comunicanti.

Risultati dalla Letteratura
  • Hawker et al. (2011) hanno dimostrato un’elevata correlazione tra VAS e NRS, confermandone la validità convergente.
  • Williamson & Hoggart (2005) hanno evidenziato come la VAS sia più utile in contesti di ricerca clinica grazie alla sua sensibilità, mentre nella pratica clinica quotidiana la NRS può risultare più immediata.
  • Bijur et al. (2001) hanno documentato un’ottima affidabilità test-retest in pazienti di pronto soccorso con dolore acuto.
Discussione

L’impiego della VAS offre numerosi vantaggi: semplicità, sensibilità e universalità. È uno strumento raccomandato dalle linee guida internazionali (IASP, OMS) per la valutazione del dolore.

Tuttavia, presenta dei limiti:

  • non utilizzabile in pazienti con deficit visivi, cognitivi o motori;
  • interpretazione influenzata da fattori culturali ed emotivi;
  • possibile difficoltà di comprensione in alcuni pazienti anziani.

Per una valutazione completa del dolore, la VAS dovrebbe essere utilizzata insieme ad altri strumenti multidimensionali (es. McGill Pain Questionnaire, Brief Pain Inventory) e integrata con l’osservazione clinica.

Conclusioni

La VAS rimane uno strumento valido, affidabile e ampiamente diffuso per la valutazione dell’intensità del dolore. La sua applicazione è raccomandata in numerosi contesti clinici, ma richiede una corretta selezione del paziente e, quando necessario, l’integrazione con altre scale. L’adozione sistematica di strumenti standardizzati come la VAS contribuisce a migliorare la qualità dell’assistenza e a garantire un approccio evidence-based alla gestione del dolore.

Giovanni Maria Scupola


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