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Asl Salerno: 370 “furbetti” tra infermieri e Oss, impiegati negli uffici. La Procura apre inchiesta

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Periodi contributivi assenti: tensione tra lavoratori e Asl Salerno
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Indagine sulla gestione del personale: la Procura di Salerno verifica 370 infermieri e operatori socio-sanitari impiegati in uffici anziché in corsia, con possibili risvolti penali e contabili.

Un tema che avevamo trattato in un nostro precedente articolo e vede coinvolti circa 370 tra infermieri e operatori socio-sanitari (Oss) dell’Asl di Salerno. Sono finiti sotto verifica dopo segnalazioni che li ritrarrebbero stabilmente impiegati in mansioni d’ufficio anziché a supporto delle attività cliniche nei reparti. La notizia, ha spinto la Procura ad aprire un fascicolo e sollevato interrogativi sull’impatto organizzativo e sui costi per la collettività. 

La cifra — circa 370 unità — è stata riportata dalle cronache locali come il numero complessivo degli operatori sotto verifica. La vicenda è emersa pubblicamente a inizio agosto e ha portato all’intervento degli uffici giudiziari locali. Le indagini, nelle prime fasi, mirano ad accertare la corrispondenza tra qualifica e mansione effettivamente svolta. Inoltre, verificano se vi siano profili di responsabilità amministrativa o penali.

La nota dell’Asl e le richieste ai centri di costo

L’Asl di Salerno — tramite una circolare interna inviata ai centri di costo (ospedali, presidi e distretti) — ha chiesto di fornire con urgenza il quadro delle attività svolte dal personale indicato. Occorre segnalare per ogni nominativo se e come vengano espletati compiti tipici della qualifica infermieristica o di Oss. Il documento, firmato dai responsabili delle Risorse Umane, contiene anche un richiamo esplicito. Laddove il personale sia adibito in via prioritaria o esclusiva ad attività d’ufficio, va trasferito nelle unità operative dove possa svolgere le mansioni proprie del ruolo sanitario. 

Nella circolare è inoltre previsto che «eventuali comportamenti difformi o dilatori saranno oggetto di precisa relazione alla Direzione Strategica Aziendale per la valutazione delle responsabilità». Questa formula segnala la possibilità di sanzioni interne e di segnalazioni formali agli organi competenti.

Aspetti giudiziari e contabili

Oltre all’azione della Procura ordinaria, la vicenda ha richiamato l’attenzione anche sul fronte contabile. È stata segnalata la possibile competenza della Corte dei Conti per verificare eventuali danni erariali legati all’impiego improprio di professionalità pagate con fondi pubblici. L’apertura di un fascicolo giudiziario e l’eventuale attivazione di verifiche contabili sottolineano come la questione non sia esclusivamente di natura organizzativa. È potenzialmente di rilievo economico e giuridico. 

Sul fronte sindacale la Uil FPL ha preso posizione. Vito Sparano, dirigente provinciale, ha ricordato che il problema è stato più volte segnalato e ha invitato a vigilare. Ha sollevato anche il tema dei coordinatori facenti funzione in attesa di concorsi. I sindacati denunciano da tempo anomalie nell’utilizzo delle risorse umane e chiedono maggiore trasparenza nella gestione del personale. 

Per inquadrare il contesto, va ricordato che l’Asl Salerno ha recentemente bandito concorsi e procedure di mobilità per infermieri.

Il fenomeno degli spostamenti “amministrativi” di personale sanitario è stato segnalato anche in altre realtà e può avere cause diverse. Esse includono esigenze organizzative temporanee e carenze in altri settori amministrativi. Inoltre, vi sono scelte locali di gestione o, nei casi più critici, dinamiche di privilegio e cattiva amministrazione. Gli effetti concreti ricadono sui reparti — con meno personale per i pazienti — e sui costi per l’ente pubblico. 

Redazione NurseTimes

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