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Bari, consegnati gli attestati ai primi 70 infermieri di famiglia e comunità. Galante (M5S): “Ora l’obiettivo è far partire i progetti pilota nelle Asl”

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Ieri pomeriggio si è svolta a Bari la cerimonia di consegna degli attestati finali ai partecipanti ai primi due corsi per infermieri di famiglia e comunità, promosso dalla Regione Puglia in collaborazione con Asl Bari e Opi Bari. Sono 70 gli operatori che hanno concluso il percorso formativo.

Presenti all’evento il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, l’assessore regionale alla Sanità, Raffaele Piemontese, il direttore generale dell’Asl Bari, Luigi Fruscio, il dirigente responsabile delle Professioni sanitarie ospedaliere e territoriali della stessa Asl, Mauro Martucci, e il presidente di Opi Bari, Saverio Andreula.

“La consegna degli attestati ai partecipanti ai primi due corsi di formazione per infermieri di famiglia e comunità organizzati dalla Regione Puglia e tenuti da Opi Bari, dopo la firma del protocollo d’intesa con la Asl, rappresenta un passo avanti fondamentale per il potenziamento della sanità territoriale, indispensabile per garantire la piena operatività di case e ospedali di comunità e delle COT. E’ la concretizzazione di un percorso iniziato anni fa”. Lo dichiara il consigliere regionale Marco Galante, capogruppo del M5S.

Che aggiunge: “Sono orgoglioso che grazie a un mio emendamento nello scorso bilancio siano state stanziate le risorse per avviare i corsi e i progetti pilota, che partiranno in ogni Asl al termine della formazione. Dalla scorsa legislatura, come Movimento 5 Stelle, abbiamo portato avanti la proposta di legge per istituire anche in Puglia gli infermieri di famiglia o di comunità, visti i risultati positivi ottenuti nelle altre regioni, dove è migliorata l’efficienza delle prestazioni erogate, si sono ridotti gli accessi impropri ai pronto soccorso e le ospedalizzazioni per riacutizzazioni”. 

E ancora: “L’infermiere di famiglia sono una figura prevista nel DM 77 per lo sviluppo del nuovo modello dell’assistenza territoriale. Prima ancora del decreto mi sono battuto in Consiglio per far capire l’importanza di questi professionisti, che entreranno in relazione con medici di famiglia, pediatri ed equipe multidisciplinari, e saranno centrali per garantire assistenza continua e l’integrazione socio-sanitaria”.

Sempre Galante: “Ci sono voluti anni di incontri, commissioni e proposte, ma finalmente questo progetto sta per diventare realtà. Con la realizzazione delle centrali operative territoriali (COT) grazie al Pnrr, la cui gestione è affidata quasi esclusivamente al personale infermieristico, gli infermieri di famiglia rivestiranno un ruolo centrale, con competenze avanzate anche da un punto di vista organizzativo e gestionale, e un ruolo di coordinamento tra ospedale, territorio, assistenza domiciliare, ambiti e distretti sociosanitari. Ora l’obiettivo è arrivare nel più breve tempo possibile ai progetti pilota. Una sanità più vicina ai cittadini vuol dire migliorare la qualità della vita dei pugliesi”.

Redazione Nurse Times

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