Il Ministero della Difesa avvia la rivoluzione dell’assistenza sanitaria militare. Il SIM Marina chiede voce attiva per garantire equità, formazione e valorizzazione del personale
ROMA – Il Ministero della Difesa ha ufficialmente avviato la riforma della Sanità militare con la creazione del nuovo Servizio Sanitario Militare Nazionale (SSMN). L’iniziativa, fortemente voluta dal Ministro della Difesa, punta a unificare, potenziare e razionalizzare l’assistenza sanitaria militare, portandola sotto il diretto controllo dello Stato Maggiore della Difesa.
L’obiettivo è duplice: da un lato migliorare la risposta sanitaria alle esigenze delle Forze Armate, dall’altro costruire un sistema in grado di dialogare efficacemente con il Servizio Sanitario Nazionale (SSN), garantendo una gestione sinergica delle risorse umane e professionali.
SIM Marina: “Serve equiordinazione con il SSN”
In questo contesto di profonda trasformazione, il Sindacato Italiano Militari Marina (SIM Marina) ha chiesto formalmente di essere audito e di partecipare attivamente al processo riformatore. L’associazione, rappresentativa del personale sanitario della Marina Militare, ha inoltrato una dettagliata richiesta al Ministero della Difesa e agli organi parlamentari competenti.
“È essenziale – afferma il SIM Marina – garantire l’equiordinazione del personale sanitario militare rispetto ai colleghi del restante pubblico impiego, in termini di inquadramento, titoli di studio, formazione e possibilità di carriera.” Una posizione che rispecchia la necessità di allineare i percorsi professionali del personale militare a quelli previsti per il SSN, nel rispetto delle normative vigenti.
Le richieste del sindacato: titoli, formazione e valorizzazione
Per sostenere una transizione efficace verso il nuovo SSMN, il SIM Marina ha dettagliato le proprie proposte, incentrate su inquadramento, formazione e riconoscimento del personale. In particolare, ha sottolineato la necessità di “equiordinazione” allineando i ruoli militari a quelli del SSN e adeguando i titoli di studio secondo gli standard nazionali.
Tabella riassuntiva dei ruoli, professioni e titoli di studio richiestiu

Note
- Medici, veterinari, biologi, farmacisti e psicologi, dal 2° anno di specializzazione, sono inquadrati tra gli “Ufficiali Superiori” in linea con l’accesso alla dirigenza del SSN.
- Gli studenti di Medicina delle Accademie militari (dopo il triennio) e il personale delle professioni sanitarie in funzioni di coordinamento restano “Ufficiali inferiori” fino all’accesso al grado apicale.
Transizione graduale e inclusiva
Il SIM Marina propone un periodo transitorio per consentire al personale senza titoli conformi di:
- completare specializzazioni o lauree magistrali;
- essere inquadrato in ruoli ad esaurimento senza penalizzazioni;
- contribuire pienamente al SSMN, garantendo continuità operativa.
Una riforma storica per la sanità militare italiana
L’istituzione del SSMN è una svolta epocale: un sistema più efficiente e integrato con il SSN, capace di valorizzare le competenze dei professionisti militari. Il SIM Marina attende ora una convocazione ufficiale da parte dello Stato Maggiore della Difesa e delle Commissioni parlamentari, per partecipare alla definizione definitiva delle norme e assicurare la piena tutela del personale sanitario militare.
Redazione NurseTimes
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