E’ stata in prima linea durante la pandemia, lavorando a pieno ritmo in un hub vaccinale di Formia (Latina). Ad oggi, però, non le sono state pagate tutte le ore di servizio. Da cartellino, ne aveva infatti certificate ben 145,56 tra il 1° gennaio e il 30 aprile 2021, ma gliene sono stare riconosciute appena la metà, ossia 75,56. Per questo un’infermiera del luogo, stanca di attendere, ha ora deciso di presentare ricorso al giudice del lavoro del Tribunale di Cassino.
A raccontare la vicenda è Latina Oggi, citandola come esempio delle tante promesse fatte al personale sanitario durante il terribile periodo Covid, ma poi non mantenute. A febbraio 2022 l’Asl aveva deliberato di retribuire gli operatori incaricati delle vaccinazioni. Tra questi figura appunto l’infermiera di Formia, la quale, leggendo la delibera, ha però scoperto che solo la metà del monte ore da lei prestato era stato effettivamente registrato. Una vera beffa per chi, in un contesto di grave emergenza, si è dovuto esporre a gravi rischi per la propria salute e per quella dei famigliari.
Redazione Nurse Times
Fonte: Latina Oggi
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