Home NT News Arco (Trento), infermiera aggredita e ferita in ospedale. Nursing Up: “Ennesimo episodio di violenza. Intervengano le istituzioni”
NT NewsRegionaliTrentino

Arco (Trento), infermiera aggredita e ferita in ospedale. Nursing Up: “Ennesimo episodio di violenza. Intervengano le istituzioni”

Condividi
Condividi

Nel tardo pomeriggio di domenica scorsa un’infermiera di 37 anni è stata aggredita da un paziente nel reparto di Medicina dell’ospedale di Arco (Trento). La violenza, pare, è scattata a seguito di un diverbio sulla consultazione dei referti medici.

L’infermiera ha riportato una lesione al polso e contusioni, con una prognosi di 21 giorni. Il personale sanitario è intervenuto per fermare l’aggressore, un 37enne che avrebbe dovuto essere ricoverato in Psichiatria. L’uomo è stato arrestato secondo le nuove normative a tutela degli operatori sanitari e successivamente trasferito in una struttura psichiatrica. La vittima ha sporto denuncia, mentre la Procura di Rovereto ha avviato un’indagine.

Il commento di Cesare Hoffer (Nursing Up Trento)

“Ancora una volta dobbiamo constatare l’ennesimo un episodio di aggressione a una nostra collega, alla quale esprimiamo massima solidarietà e sostegno. A più riprese abbiamo proposto alle istituzioni politiche ed all’Apss Trento l’attivazione di posti di polizia e vigilantes h24 anche negli ospedali periferici, di certo non immuni da questi episodi. Ora dalle parole bisogna passare ai fatti. Il fenomeno ha assunto dimensioni più che rilevanti: cosa deve accadere ancora?”. Così Cesare Hoffer, coordinatore provinciale di Nursing Up Trento.

“Nello specifico, come Nursing Up, abbiamo espresso grandi perplessità sul progetto di chiusura dei posti letto per acuti nell’Spdc di Arco, il 34% dei posti totali, la sostituzione con sei posti letto al Centro crisi adolescenti e otto posti per il Centro di salute mentale, aperto 24 ore su 24, che potrebbero non risolvere le criticità”, prosegue Hoffer.

E ancora: “In assenza di alternativa valide ed efficaci nel nostro territorio, dove saranno ricoverati e come saranno assistiti i pazienti con problemi psichiatrici in fase acuta? Il rischio è che vengano ricoverati in reparti strutturalmente inidonei e assistititi da personale non specificatamente formato, cosa tra l’altro successa nel caso in questione e anche in altri. Prova ne sia che il paziente è poi stato ricoverato nel servizio psichiatrico”.

Sempre il coordinatore di Nursing Up Trento: “La ricaduta negativa sarebbe poi sui pronto soccorso o sui servizi Spdc di Trento e Borgo, già sovraccarichi di pazienti. La sicurezza dei professionisti e dei pazienti dovrebbe essere posta al primo posto. Invece in molte situazioni i nostri colleghi sono lasciti soli, allo sbaraglio, dovendo operare in situazioni di rischio per se stessi e per i pazienti che assistono”.

Conclude Hoffer: “E’ più che legittima la grande preoccupazione del personale. Nel frattempo abbiamo chiesto che a livello contrattuale sia previsto in Apss il patrocinio legale gratuito per la difesa legale e un servizio di supporto psicologico obbligatoriamente fornito”.

Redazione Nurse Times

Articoli correlati

Scopri come guadagnare pubblicando la tua tesi di laurea su NurseTimes

Il progetto NEXT si rinnova e diventa NEXT 2.0: pubblichiamo i questionari e le vostre tesi

Carica la tua tesi di laurea: tesi.nursetimes.org

Carica il tuo questionario: https://tesi.nursetimes.org/questionari

Condividi

Lascia un commento

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Articoli Correlati
LazioNT NewsRegionali

Tempo tecnico, Asl Frosinone accoglie richiesta Nursind: sarà conteggiato come orario effettivo

Il mancato inserimento del cosiddetto tempo tecnico nel conteggio delle ore lavorate...

NT NewsRegionaliVeneto

Padova, donna ubriaca prende a calci e pugni 4 infermieri: arrestata

Ennesimo episodio di violenza ai danni del personale sanitario. Stavolta le cattive...