Medici e infermieri dell’ospedale di Galatina sono stati sospesi dalle proprie mansioni e dallo stipendio, per un periodo compreso fra i 5 e i 15 giorni, per aver prima realizzato e, poi diffuso, una foto scattata nella sala operatoria di Ortopedia nella quale si vede un chirurgo che opera con l’illuminazione di un telefono cellulare. I provvedimenti disciplinari sono stati recapitati dall’Asl ai sei dipendenti del “Santa Caterina Novella”
Il fatto, risale al 23 luglio scorso. Nella foto si vede una mano che regge un cellulare alle spalle di un chirurgo, davanti al tavolo operatorio. Così sulla base delle conclusioni degli ispettori nominati dall’Azienda, in sala operatoria sarebbe accaduto qualcosa di anomalo. A pagarne le conseguenze sono il primario di Ortopedia, per lui una sospensione di 15 giorni per non aver portato a compimento l’intervento fino alla fine.
Medesima sanzione per un tecnico di radiologia, che ha ammesso di aver utilizzato il cellulare in sala operatoria per fare luce. L’ortopedico ripreso in azione nella foto, ha ricevuto dieci giorni di sospensione per comportamento negligente.
Dieci giorni sono stati inflitti anche al primario facente funzioni di anestesia. Nonostante fosse presente in sala operatoria, avrebbe riferito di non essere a conoscenza dei fatti. Due infermieri, sospesi per 5 giorni. Archiviati, invece, i procedimenti disciplinari a carico del Direttore Sanitario, Amministrativo e del dirigente del patrimonio di presidio per i ritardi nell’acquisizione della scialitica.
Sulla vicenda aveva anche aperto un fascicolo la Procura di Lecce. Il procuratore Cataldo Motta ha chiesto ed ottenuto l’archiviazione per infondatezza della notizia di reato: oltre a giudicare impossibile che un intervento potesse svolgersi alla luce del led di un cellulare, la Procura ha sollevato dubbi sull’autenticità della foto. Resta comunque aperto il fascicolo avviato su esposto della stessa Asl di Lecce, che ha trasmesso i risultati dell’inchiesta interna. L’azienda Sanitaria dovrebbe comunicare i risultati dell’inchiesta interna alla Regione per poi informare il Ministero della Salute.
Scupola Giovanni Maria
Lascia un commento