Home Massimo Randolfi Studio internazionale conferma: “Fumo in gravidanza altera Dna fetale”
Massimo Randolfi

Studio internazionale conferma: “Fumo in gravidanza altera Dna fetale”

Condividi
Condividi

Le gestanti che fumano esporrebbero il feto al rischio di anomalie genetiche, in grado di minarne il corretto sviluppo. Patologie polmonari, del sistema nervoso, tumori o difetti come il labbro leporino le patologie correlate al fumo in gravidanza. Lo afferma uno studio pubblicato sull’ American Journal of Human Genetics.

Un’equipe di scienziati del National Institute of Environmental Health Sciences (NIEHS) ha condotto uno studio su oltre 6000 mamme che sembrerebbe confermare la correlazione tra fumo in gravidanza e lo sviluppo di patologie, anche gravi, nel neonato. I risultati della ricerca sono stati pubblicati sull’American Journal of Human Genetics ed hanno evidenziato che i segnali epigenetici da esposizione in utero, osservati nei neonati, coinvolgano gli stessi geni di un adulto esposto al fumo di sigaretta. In pratica, come ha sottolineato la co-autrice senior dello studio Stephanie London, fumare in gravidanza modifica chimicamente il Dna del feto con conseguenze spesso gravissime.

Il team di ricercatori, subito dopo il parto delle mamme, ha raccolto campioni di sangue dal cordone ombelicale per analizzare la cosiddetta metilazione del Dna dei neonati. E nei piccoli le cui madri avevano fumato durante la gravidanza, sono stati rilevati ben 6.073 alterazioni chimiche del Dna, riguardanti geni coinvolti nello sviluppo dei polmoni, del sistema nervoso, collegate allo sviluppo di tumori e diversi difetti congeniti come il labbro leporino. Alterazioni che, invece, erano del tutto assenti nei figli di mamme non fumatrici.

Bonnie Joubert, epidemiologo presso il NIEHS e co-autore dello studio, commenta che le modificazioni epigenetiche causate dal fumo “colpiscono i geni collegati ai percorsi di sviluppo”. In un’analisi separata, infatti, molte delle alterazioni sono risultate ancora evidenti a distanza di anni nei bambini ‘esposti’ al fumo quando erano nel ventre materno.

L’obiettivo degli esperti è quello di capire il meccanismo che porta queste modifiche genetiche ad influenzare la crescita e lo sviluppo del bambino. Così conclude la Dott.ssa London:

“Sapevamo già che il fumo era collegato alla labio-palatoschisi, ma non sappiamo ancora il perché. La metilazione potrebbe essere in qualche modo coinvolta nel processo”.

Alessio Biondino

Fonti:

www.sciencedaily.com

notizie.tiscali.it

Condividi

Lascia un commento

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Articoli Correlati
Irccs De Bellis di Castellana Grotte (Bari): avviso pubblico per 18 posti da oss
Massimo RandolfiO.S.S.

Irccs De Bellis di Castellana Grotte (Bari): avviso pubblico per 18 posti da oss

L’Irccs De Bellis di Castellana Grotte (Bari) ha indetto un avviso pubblico,...

Per il Magnifico Rettore dell’Università di Trento gli infermieri sono ‘paramedici': la replica dell'OPI
Massimo Randolfi

Per il Magnifico Rettore dell’Università di Trento gli infermieri sono ‘paramedici’: la replica dell’OPI

Replica al Magnifico Rettore dell’Università di Trento: Gli infermieri sono professionisti sanitari, il paramedico...

Professioni sanitarie, via libera della Camera a un'indagine conoscitiva sulle loro problematiche
Massimo Randolfi

Professioni sanitarie, via libera della Camera a un’indagine conoscitiva sulle loro problematiche

“È arrivato il momento di affrontare con massima attenzione e consapevolezza tutti...