Una ricerca olandese ha dimostrato che bere più acqua è in grado di modificare i segnali che lo stomaco invia al cervello, riducendo così la fame.
Un gruppo di ricerca dell’Università Wageningen, in Olanda, ha presentato le conclusioni di un particolare esperimento al meeting annuale della Society for the Study of Ingestive Behavior, tenutosi a Porto, in Portogallo. Gli studiosi hanno praticamente osservato, per la prima volta, l’attività di stomaco e cervello contemporaneamente e lo stato di sazietà durante i pasti, arrivando ad un’interessante conclusione: un semplice cambio di abitudine, come il bere più acqua, sarebbe in grado di alterare sensibilmente i messaggi che lo stomaco invia al cervello, dandogli in pratica un segnale di sazietà.
Praticamente, nel corso di due sessioni separate caratterizzate da un diverso consumo dei pasti, i ricercatori hanno raccolto dati da 19 partecipanti. A questi ultimi è stato fatto bere del milk-shake a stomaco vuoto, seguito da un bicchiere d’acqua piccolo (50 ml) in un caso e da un bicchiere grande (350 ml) nell’altro. Per mezzo di una risonanza magnetica funzionale, poi, gli scienziati hanno potuto rendersi conto che nei soggetti che avevano bevuto più acqua lo stomaco era largo il doppio di quelli che ne avevano deglutita meno; ma non solo: chi aveva assunto più liquidi, si è detto più sazio.
È uno studio singolare, che di sicuro necessita di ulteriori approfondimenti e che non vuole arrivare alla conclusione che dimagrire o ‘gestire’ il proprio appetito sia facile come ‘bere un bicchiere d’acqua’, ma… che grazie al metodo di lavoro utilizzato dagli esperti, una vera novità, potrebbe diventare molto utile per studiare la fisiologia dell’appetito.
Fonte: Galileo.net
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