Jeremy e Nicole Clark hanno adottato quattro figli dalla Bulgaria. Una splendida storia made in Usa.
Simon Clark, quattro anni, nato in Bulgaria, ha la sindrome di Down. La sua storia è commovente: affetto dalla sindrome di Down, è stato adottato da Jeremy e Nicole, una coppia di Salt Lake City, negli Stati Uniti, che aveva già tre bambini adottivi, tutti disabili e provenienti sempre dalla Bulgaria. Ma non basta. Il bello è che il nuovo arrivato aiuta tutti i giorni mamma e papà a pendersi cura dei piccoli Alex (sei anni), anche lui affetto da sindrome di Down, Jon e David (cinque anni), affetti da paralisi cerebrale.
“Simon è una parte preziosa della nostra famiglia – racconta Nicole, ex infermiera, che insieme al marito filma i progressi che Jon e David compiono grazie al lavoro di Simon (originariamente chiamato Zadock) – perché ci aiuta a prenderci cura dei suoi fratellini: li imbocca, li aiuta a lavarsi, insegna loro a scrivere e, quando andiamo al parco, li fa divertire sull’altalena. Prendersi cura di questi bimbi può essere una grande esperienza. Sono sempre eccitati e pieni di gioia. E sono felici per le piccole cose che altri bambini danno per scontate”.
Papà Jeremy, che è un insegnante di educazione fisica con esperienza nella formazione di bimbi con bisogni speciali, spiega: “Crescere quattro bambini con bisogni speciali richiede molto lavoro e ci sono molte attività da svolgere. La chiave è trovare la gioia dentro ciascuna di queste attività. Recentemente ho cronometrato quanto impieghiamo a lavare loro i denti e a prepararli per la notte: 30 minuti. Quindi, anche impegnandosi al massimo, è richiesto un tempo molto lungo. Fortunatamente mia moglie Nicole, che ha fatto l’infermiera per dieci anni, si è licenziata per poter stare a casa come mamma a tempo pieno e prendersi cura dei bambini”.
Si può scegliere di costruire una famiglia così piena di complessità senza affogare nei problemi quotidiani? A quanto pare, sì. Specie se ad aiutarti è un autentico ciclone di energia come Simon. “Da quando si è unito a noi – rivelano Nicole e Jeremy – le giornate sono diventate più lunghe: cominciano un po’ prima e finiscono un po’ dopo. Quindi abbiamo più tempo per essere bravi genitori”.
Redazione Nurse Times
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