Un recente studio è stato condotto per analizzare l’impatto che ha sulla salute mentale degli infermieri l’estensione dei turni di lavoro da 8 a 12 ore.
Lo studio, pubblicato sull’International Journal of Nursing Studies, è stato condotto in Inghilterra e ha esaminato l’effetto del prolungamento dell’orario di lavoro sul personale. Nell’ospedale preso in esame l’allungamento del turno di lavoro è avvenuto tra giugno e ottobre 2017. I dati provengono dai registri amministrativi dei reparti e l’analisi è stata eseguita utilizzando dati settimanali.
I risultati delle stime stabiliscono che i turni prolungati sono associati a una percentuale maggiore di ore di malattia a settimana compresa tra lo 0,73% e lo 0,98%, l’equivalente di un turno completo a settimana per reparto. I turni più lunghi, quindi, sono collegati alle assenze per malattia.
Inoltre, altri studi suggeriscono che il lavoro a turni può influire negativamente sulla salute e sul benessere (aumento degli incidenti, stanchezza, assenteismo) ma può essere percepito come benefico sia dai datori di lavoro che dai dipendenti (meno passaggi di consegne, meno straordinari, risparmi sui costi).
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