L’Agenzia europea del farmaco: “30 casi di trombosi su 5 milioni di persone immunizzate”.
“Benefici superiori ai rischi”. Lo dichiara l’Agenzia europea del farmaco (Ema) in riferimento al vaccino anti-Covid AstraZeneca, sotto i riflettori da quando alcuni casi di trombosi sono stati segnalati in diversi Paesi europei, portando anche in Itralia alla sospensione della somministrazione.
“Il comitato di valutazione rischi Prac dell’Ema sta indagando su questi casi”, spiega l’autorità Ue in una nota, aggiungendo come “al 10 marzo 2021” siano stati segnalati “30 casi di eventi tromboembolici su quasi 5 milioni di persone immunizzate con il vaccino anti-Covid AstraZeneca nello Spazio economico europeo”.
E ancora: “Non ci sono attualmente indicazioni che la vaccinazione anti-Covid abbia causato” gli eventi tromboembolitici segnalati in alcuni casi da diversi Paesi europei dopo la somministrazione del prodotto scudo di AstraZeneca. “Queste condizioni non sono elencate come effetti collaterali di questo vaccino”. La posizione del comitato per la sicurezza Prac dell’Ema “è che i benefici del vaccino continuano a superare i suoi rischi e il vaccino può continuare a essere somministrato, mentre sono in corso le indagini sui casi” in questione.
La nota dell’Ema puntualizza anche che “il numero di eventi tromboembolici nelle persone vaccinate non è superiore al numero osservato nella popolazione generale”. E assicura che “comunicherà ulteriormente” su nuovi sviluppi della questione, “man mano che la valutazione procede”.
“Ema sta analizzando i dati relativi ai casi di tromboembolismo riportati a seguito della somministrazione del vaccino AstraZeneca – dichiara Marco Cavaleri, responsabile Vaccini e prodotti terapeutici per Covid-19 dell’Ema –. Ad oggi non c’è evidenza che il vaccino ne sia stato la causa, e una revisione rapida e accurata dei casi è necessaria”.
Redazione Nurse Times
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