Ha destato rabbia soprattutto un party con ben 2mila persone a bordo piscina.
Le discoteche restano chiuse, ma le feste “clandestine” abbondano. Questa, in sintesi, la denuncia che un lettore di Repubblica ha inviato al giornale, firmandosi “imprenditore foggiano” per mantenere l’anonimato. “Con il Covid le discoteche non si fermano in provincia di Foggia“, scrive.
Una festa in particolare ha destato la rabbia dell’opinione pubblica, ossia quella in un locale a una dozzina di chilometri dalla città pugliese: “A bordo piscina erano in 2mila a ballare”. Un party pubblicizzato sui social, in particolar modo su Instagram. Nelle storie, ben presto finite sul web, si vedono centinaia e centinaia di ragazzi ammassati, senza mascherine, dj e cubiste che ballano, documentando il tutto con le fotocamere dei propri cellulari.
“Il weekend appena concluso ha visto a Foggia e provincia le ennesime feste abusive – denuncia nella sua lettera l’imprenditore foggiano -. Feste pubblicizzate e divulgate su tutti i social, a dimostrazione che i vari decreti qui non hanno valenza e vigore”. E ancora: “Mentre nel resto d’Italia i locali di intrattenimento e le discoteche sono chiusi, a Foggia e provincia tutto è aperto nell’assoluta normalità. Mentre i casi continuano ad aumentare, soprattutto tra i giovani, e mentre tantissimi gestori continuano a rispettare le regole e le dovute precauzioni, altri continuano a mettere a rischio la salute di tutti”.
Redazione Nurse Times
- Malnutrizione, i dati dello studio SIMI-NUTRO rilevano un quadro clinico
- Doomscrolling, predisposto in Italia il principale strumento di valutazione
- Hiv, scoperti i “codici” del sistema immunitario per sospendere le cure
- Primo soccorso pediatrico: un’urgenza educativa nelle scuole e nei luoghi di lavoro
- Uil Fpl: “Dichiarazioni di Schillaci giuste, ma Contratto al ribasso. Servono coerenza, risorse e rispetto per i lavoratori della sanità pubblica”
Lascia un commento