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Breath Test: cos’è e a cosa serve

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Breath Test: cos'è e a cosa serve
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Proponiamo un approfondimento sull’esame diagnostico noto anche come “test del respiro”.

Il Breath Test o “test del respiro”  è un esame diagnostico non invasivo che si effettua soffiando su un tubicino per valutare effettua l’intolleranza al lattosio, il tempo di transito intestinale e un’eventuale colonizzazione anomala del nostro intestino da parte di alcuni batteri. Il test dura circa tre ore e consente la determinazione del sistema gastroenterico.

Consiste in una raccolta di campioni di aria aspirata, prima e dopo l’ingestione di un bicchiere, ad esempio, di lattosio. E’ rivolto a tutte quelle persone che cercano una risposta a sintomi spesso difficili da affrontare, come gonfiore, aria nella pancia che stenta a passare, diarrea, stipsi, lenta o cattiva digestione, flatulenza, continue eruttazioni. Può essere eseguito a bambini di età superiore a sei anni.

Esistono diversi tipi di Breath Test:

  1. Il Breath Test lattosio è rivolto al vedere se si è intolleranti al latte ed i suoi derivati, come i latticini freschi.
  2. Il Breath Test serve per la determinazione del tempo di transito intestinale, e pertanto rivolto a chi soffre di alitosi, digestione lenta, gonfiore, stipsi, coliche addominali e meteorismo.
  3. Il Breath Test al glucosio, invece, determina una eventuale colonizzazione batterica anomala, pertanto è molto utile per i pazienti che manifestano disturbi come disturbi addominali, gonfiore, diarrea, crampi addominali e digestione lenta.

Non è necessaria una specifica preparazione, ma vi sono alcuni accorgimenti:

  • presentarsi a digiuno da almeno otto ore rispetto all’orario dell’esame;
  • evitare di fumare nelle ore precedenti il ​​test;
  • non assumere terapie antibiotiche da almeno 15 giorni;
  • la sera prima dell’esame si consiglia di consumare una cena a base di riso, carne, pesce ed acqua; qualsiasi salume, insaccato, burro o margarina.

Prestazioni Ssn – L’assenza dell’impegnativa preclude l’esecuzione della prestazione. Si ricorda che il medico di medicina generale è tenuto a scrivere sull’impegnativa: nome, cognome ed età dell’assistito, codice fiscale, prestazione richiesta, quesito diagnostico, indicazione di eventuali esenzioni e livello d’urgenza.

Prestazioni private – Non è obbligatorio essere in possesso della prescrizione medica di uno specialista, ma è comunque consigliabile.

Redazione Nurse Times

Fonte: Humanitas Mater Domini

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