Gentile Direttore di NurseTimes,
è incredibile che davvero stia succedendo: l’infermiere/a come noi lo conosciamo sta sparendo. L’avvento dell’OSSS è il colpo di grazia che tanto paventavamo. Ma la cosa più terrificante è che sia proprio il nostro ordine professionale a mettere la parola FINE.
Tanta fatica per uscire dallo stereotipo in cui la storia ci aveva relegato: “il vostro lavoro è una missione”, tanto studio e tanti sacrifici per riuscire finalmente a dire: “la nostra è una professione intellettuale, in continua evoluzione, basata su evidenze scientifiche”…
Ed invece con un colpo di spugna la FNOPI ha cancellato tutto.
Noi infermieri/e non abbiamo la forza di reagire e forse non possiamo nemmeno, perché le decisioni dell’Ordine vanno rispettate.
Ecco…Purtroppo proprio questo rimane dell’antico retaggio culturale: ubbidiamo come soldatini, in fila, allineati. Siamo fatti così, per il bene collettivo, subiamo e subiamo e subiamo.
Anche le nuove leve subiscono.
Però c’è una differenza: oggi a capo degli infermieri/e non ci sono più figure di alta levatura, dalla visione ampia e lungimirante, abbiamo personaggi che si limitano a nutrirsi nella mangiatoia dell’immediato, del tornaconto spiccio, della convenienza politica.
Si svende una professione meravigliosa, che è stata forgiata nei secoli per diventare un diamante che brilla di luce propria.
Questo scoramento colpisce come uno schiaffo, un pugno, un insulto, specialmente noi infermieri di una certa età, che hanno iniziato a lavorare con il “mansionario” alla mano e siamo poi stati catapultati nell’era moderna.
Ci abbiamo creduto, ci siamo aggiornati, abbiamo speso ore ed ore del nostro tempo libero per esserci come “professionisti della salute”. Ed ora, dopo tutta questa fatica, proprio il nostro ordine ci toglie ciò che abbiamo conquistato col sudore.
Facile prenderci a calci, dopo una pandemia, facile relegarci e “metterci a posto” con qualche diffida o richiamo o sospensione.
Troppo facile.
Ma noi ce lo siamo guadagnati quel nome, noi lo abbiamo pagato caro quel ruolo: essere INFERMIERE, di giorno, di notte, durante le feste. Abbiamo dato fondo al fondo, molti di noi sono pure morti, di stanchezza, di stress, di lavoro, di infezioni… da SEMPRE, non solo in questi ultimi anni.
Noi ce lo siamo guadagnato il RISPETTO e voi?
Sì chiedo proprio a voi, che con una firma, vergate la fine di una professione, voi ve lo siete guadagnato il rispetto?
Avete ancora una dignità o l’avete nascosta dietro una facciata di ipocrisia?
Ebbene, penso di esprimere il parere di tutti noi infermieri, giovani, vecchi, in pensione, licenziati ecc.: FNOPI ci avete delusi!
Emanuela Taddei
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