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Veneto, approvato nuovo percorso di formazione complementare per gli oss. Anche gli infermieri coinvolti nel cambiamento

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Veneto, pasticcio oss: Tar dà ragione a Fnopi ed Enpapi. Lanzarin non ci sta: "Ricorreremo al Consiglio di Stato"
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La relativa delibera della Giunta regionale prevede anche un corso “Corso di formazione per infermieri referenti per l’inserimento di operatori socio-sanitari nelle strutture residenziali e semiresidenziali per anziani”. L’assessore Lanzarin: “L’emergenza Covid ha cambiato le esigenze di assistenza. Ci adattiamo”.

Un nuovo percorso di formazione degli oss prende il via in Veneto. Su proposta dell’assessore alla Sanità, Manuela Lanzarin (foto), la Giunta regionale ha infatti approvato, trasmettendola alla competente Commissione del Consiglio regionale con richiesta di parere, una nuova delibera sul “Percorso di formazione complementare in assistenza sanitaria dell’operatore socio-sanitario” e sul “Corso di formazione per infermieri referenti per l’inserimento di operatori socio-sanitari nelle strutture residenziali e semiresidenziali per anziani”. Tale delibera sostituisce quella del 16 marzo 2021 sullo stesso tema.

L’opportunità di modificare il percorso di formazione approvato con la delibera del 16 marzo 2021 è emersa anche dal confronto con i presidenti degli Ordini provinciali delle professioni infermieristiche (Opi). Poiché l’iniziativa è rivolta alla formazione dei lavoratori in possesso della qualifica di oss (o titolo equipollente) in attività presso le strutture residenziali e semiresidenziali per anziani, è stata acquisita anche la disponibilità delle associazioni rappresentative di tali strutture.

La formazione è demandata alla Fondazione Scuola di Sanità Pubblica. L’organizzazione è stata posta in capo ad Azienda Zero. Al momento la disponibilità indicata dalle Ulss è per un totale di 510 posti (30 a Belluno, 90 a Treviso, 60 a Venezia, 30 nel Veneto Orientale, 30 a Rovigo, 90 a Padova, 30 all’Ulss Pedemontana, 60 a Vicenza e 90 a Verona). I numeri potrebbero subire qualche modifica in relazione alle necessità assistenziali e organizzative.

Un corso specifico è riservato anche agli infermieri referenti per l’inserimento di oss con formazione complementare in assistenza sanitaria in strutture residenziali e semiresidenziali per anziani. Il costo dell’intero percorso formativo è stimato in 700 euro pro capite, comprensivo di docenza e tirocinio. All’oss con formazione complementare potranno essere attribuite, sempre con la supervisione di un infermiere, ulteriori attività di carattere tecnico-esecutivo. Il Corso per infermieri referenti per l’inserimento di oss con formazione complementare ha lo scopo di sostenere l’introduzione dell’oss con formazione complementare in un contesto di presa in carico complessiva degli assistiti.

“Tenuto conto delle esigenze di assistenza durante le prime fasi dell’emergenza Covid – dice l’assessore Lanzarin –, questa formazione era stata concepita come inizialmente rivolta ai dipendenti oss in attività presso le strutture residenziali e semiresidenziali per anziani, extraospedaliere pubbliche e private accreditate. Con l’avanzare dello stato di emergenza sono stati assunti poi numerosi atti di riorganizzazione dell’assistenza per fronteggiare i problemi causati dalla pandemia. E’ proprio sulla base di tali atti, e in considerazione dell’esperienza maturata durante la pandemia e degli obbiettivi del Piano nazionale di ripresa e resilienza, abbiamo ritenuto utile aggiornare le iniziative regionali in materia di formazione degli operatori sanitari coinvolti nell’assistenza”.

Redazione Nurse Times

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