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Sono numerose le tesi di laurea che arricchiscono il nostro progetto editoriale denominato NeXT che permette ai neolaureati in medicina, infermieristica e a tutti i professionisti della sanità di poter pubblicare la propria tesi di laurea sul nostro portale ([email protected]).
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Riceviamo la tesi della dott.ssa Maila Congiu, laureatasi presso l’Università degli Studi di Genova.
Background
L’immunoterapia, e in particolare gli inibitori del checkpoint immunitario (ICI), hanno cambiato per sempre il panorama delle cure contro il cancro. Questi farmaci, stimolando direttamente e in maniera eccessiva il sistema immunitario, possono causare effetti collaterali noti come “eventi avversi immuno-correlati” (irAE). Il riconoscimento precoce dei sintomi, sia da parte dell’operatore sanitario che da parte del paziente, e l’intervento tempestivo sono obiettivi chiave per la gestione delle tossicità immuno-correlate.
Obiettivi
L’obiettivo primario di questo progetto, dal titolo “Educare il paziente oncologico agli effetti collaterali da immunoterapia”, è quello di creare uno strumento, facilmente comprensibile e utilizzabile dal paziente, utile a fornire alcune informazioni riguardo gli Eventi Avversi, in corso di immunoterapia, e alcune semplici indicazioni e accorgimenti da adottare per prevenire, riconoscere e gestire i sintomi qualora si presentassero. Obiettivo secondario è stato determinare intelligibilità e accettabilità dello strumento stesso attraverso un questionario sviluppato ad hoc.
Materiali e metodi
È stato condotto uno studio osservazionale descrittivo; arruolando 34 pazienti afferenti al Day Hospital di Oncologia Medica dell’Ospedale Galliera di Genova, in trattamento con immunoterapia. Ad ogni paziente sono stati consegnati tre strumenti: una scheda per la raccolta dei dati sociodemografici, un opuscolo informativo con le tossicità più frequenti, ed infine un questionario composto da 8 domande a risposta multipla, la quale indagava l’accettabilità e la fattibilità dell’opuscolo stesso.
Risultati
Da luglio a settembre 2021 sono stati inclusi 34 pazienti (età media 65 anni, SD 10.7) in trattamento con: Pembrolizumab, Nivolumab, Atezolizumab e Durvalumab. Dall’analisi dei dati è emersa una scarsa conoscenza iniziale relativamente a tutti gli irAE da immunoterapia descritti nell’opuscolo: rash cutaneo, disturbi della tiroide, polmonite, disturbi gastrointestinali e astenia.
Relativamente all’accettabilità dello strumento, la totalità dei pazienti si ritiene soddisfatta delle informazioni ricevute, considerandole di facile comprensione e utili a riconoscere e gestire i sintomi in maniera efficace. Inoltre, dichiarano di aver apprezzato il formato grafico e di voler consigliare l’opuscolo a persone con le stesse necessità.
Conclusioni
È di fondamentale importanza educare il paziente al riconoscimento precoce degli irAE da immunoterapia e istruirlo sulla corretta gestione degli stessi al fine di evitare interruzioni o sospensioni del trattamento con un conseguente impatto negativo sui risultati.
Implicazioni infermieristiche
Considerato il ruolo che l’infermiere riveste nell’educazione del paziente è importante che, in collaborazione con gli oncologi, mantenga aggiornata la sua formazione in merito ai possibili eventi avversi immuno-correlati e contestualmente svolga educazione al paziente per garantire un riconoscimento precoce dei possibili eventi avversi.
Allegato
- Manovra 2025: flat tax sugli straordinari degli infermieri e contributo per gli specializzandi non medici. Gimbe: “Soluzioni tampone”
- Aumenti da oltre 7.000 euro per ministri e sottosegretari: e gli stipendi di infermieri, oss e operatori sanitari?
- Concorso per 640 infermieri in Veneto
- Concorso oss in Campania, 1.274 posti disponibili: al via le domande
- Amiloidosi cardiaca, atteso nel 2026 un nuovo farmaco che spegne il gene chiave della malattia
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