Il diabete di tipo 2 è associato a un aumento del rischio di calcoli renali, ma alcune forme di trattamento per questa patologia possono anche avere il vantaggio di ridurre tale rischio.
E’ quanto emerge da uno studio condotto da ricercatori del Mass General Brigham e del Massachusetts General Hospital, che hanno scoperto l’esistenza di un’associazione tra l’uso degli inibitori del contratrasportatore sodio-glucosio 2 (SGLT2) nei pazienti con diabete di tipo 2 e, appunto, un minor rischio di sviluppare calcoli renali. Il loro lavoro è stato riportato su Jama Internal Medicine.
Lo studio ha incluso i dati di tre database nazionali di pazienti con diabete di tipo 2 visti nella pratica clinica di routine. Il team ha analizzato le informazioni di 716.406 adulti con diabete di tipo 2 che avevano iniziato ad assumere un inibitore SGLT2.
Questi ultimi avevano un rischio inferiore del 30% di sviluppare calcoli renali rispetto ai pazienti con diabete di tipo 2 che assumevano agonisti del GLP1 e un rischio inferiore del 25% rispetto a coloro che assumevano inibitori del DPP4.
Abstract dell’articolo pubblicato su Jama Internal Medicine
Redazione Nurse Times
Scopri come guadagnare pubblicando la tua tesi di laurea su NurseTimes
Il progetto NEXT si rinnova e diventa NEXT 2.0: pubblichiamo i questionari e le vostre tesi
Carica la tua tesi di laurea: tesi.nursetimes.org
Lascia un commento