Si è concluso con un accordo transattivo tra il legale della famiglia e l’Asl Foggia il contenzioso civile iniziato nel 2020 e riguardante una “errata condotta medica dei sanitari del presidio ospedaliero di Cerignola” a danno di un minore. Sulla base dell’accordo l’Azienda sanitaria dovrà sborsare un risarcimento di 470mila euro per un danno che inizialmente era stato dichiarato “indeterminabile”.
In un primo momento l’avvocato difensore dell’Asl Foggia aveva rappresentato la richiesta della controparte di “definire il contenzioso in tale sede mediante il pagamento della complessiva somma di 950mila euro oltre spese di causa, successivamente ridotta ad 839mila euro oltre spese di causa”. Ma viste le “articolate controdeduzioni” dei consulenti tecnici d’ufficio e dei consulenti tecnici di parte per l’Asl, per le quali non si poteva stabilire una “puntuale valutazione”, il contenzioso è andato avanti fino alle relazioni tecniche finali.
A questo punto il Tribunale di Foggia ha formulato una proposta conciliativa “a saldo e stralcio in favore di tutte le parti in causa” (i genitori), per la somma 581mila euro.
“A seguito di riunione del Comitato valutazione sinistri aziendale – è riportato nell’atto firmato dal direttore generale dell’Asl Foggia, Antonio Nigri -, con la partecipazione del legale della Azienda officiato del contenzioso, dopo ampia discussione, si condivideva l’opportunità e convenienza per l’ente di aderire alla composizione bonaria come innanzi rappresentata, sia in esito alle conclusioni finali della consulenza tecnica d’ufficio che in virtù della rideterminazione migliorativa dell’importo a titolo di risarcimento danni quantificato dal giudice rispetto a quanto proposto transattivamente dal legale di parte attorea in sede di A.T.P. e rifiutato da quest’ente”.
Alla fine del 2023 è arrivata la proposta della controparte, migliorativa rispetto a quella indicata dal Tribunale di Foggia, che ha stabilito l’importo di 470mila euro, oltre le spese di causa e accessorie.
“Questa azienda – conclude l’Asl Foggia in delibera –, nelle more dell’udienza ex art. 309 Cpc, con atto di transazione stragiudiziale intercorso tra le parti di causa al solo fine transattivo, senza riconoscimento alcuno delle avverse pretese, ma al solo scopo di evitare l’alea del giudizio, si obbliga al pagamento, in favore di tutte le parti attoree, che dichiaravano di accettare con rinuncia espressa a ogni ulteriore azione e dichiarazione di più nulla a pretendere dalla Asl Fg in ragione dei fatti oggetto della presente transazione, la somma complessiva e onnicomprensiva di 470mila euro”.
Redazione Nurse Times
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