La Procura di Bari ha concluso le indagini su un presunto giro illecito di farmaci e attrezzature sanitarie all’interno dell’Istituto Tumori ‘Giovanni Paolo II’ di Bari, coinvolgendo 13 dipendenti ed ex dipendenti
La Procura di Bari ha recentemente terminato le indagini su un presunto caso di furto di medicinali e dispositivi sanitari presso l’Istituto Tumori ‘Giovanni Paolo II’ di Bari.
L’indagine coinvolge 13 persone, tra dipendenti ed ex dipendenti dell’istituto, incluso l’ex primario di Oncologia medica, Vito Lorusso, già coinvolto in un’altra indagine per peculato e concussione.
Secondo le accuse, i soggetti coinvolti avrebbero rubato medicinali e attrezzature sanitarie dalla struttura per utilizzarli in visite private non autorizzate, alimentando così un presunto giro illecito all’interno dell’istituto.
I reati contestati includono peculato, autoriciclaggio, furto aggravato e ricettazione. Alcuni degli indagati sono già soggetti a misure cautelari, come la presentazione alla polizia giudiziaria, l’interdizione dai pubblici uffici e il divieto di dimora.
Tra gli indagati, l’operatore socio-sanitario Onofrio Costanzo, la caposala Maria Elizabeth Pompilio e vari infermieri in pensione, sono stati sottoposti a misure cautelari sin dal settembre scorso. Costanzo e Pompilio sono stati anche sospesi dall’istituto pochi giorni dopo l’esecuzione delle misure cautelari.
L’Istituto Tumori ‘Giovanni Paolo II’ di Bari ha dichiarato di essere pienamente disponibile a collaborare con le autorità competenti per fare luce su questa vicenda e garantire la trasparenza e l’integrità delle proprie attività.
Redazione Nurse Times
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