Mercoledì un infermiere in servizio al carcere di Foggia è stato aggredito da un detenuto che “pretendeva la somministrazione di una terapia oltre il consentito”. A darne notizia è Pasquale Montesano, segretario generale aggiunto dell’Osapp (Organizzazione sindacale autonoma polizia penitenziaria), che ricostruisce così l’episodio: “Al rifiuto dell’infermiere, il detenuto lo ha aggredito, e solo l’intervento di un agente in servizio ha evitato il peggio. Il detenuto ha anche aggredito il personale della polizia penitenziaria che tentava di bloccarlo”.
Nel carcere di Foggia, sempre mercoledì, gli agenti della penitenziaria hanno trovato due microcellulari con schede sim. “Oggi – sottolinea Montesano – dobbiamo ancora affermare in maniera esplicita e determinata l’assenza del mondo politico e dell’amministrazione centrale, nonostante la casa circondariale di Foggia necessiti di tutto. Il personale in servizio è pericolosamente esposto a rischi non comuni. Il ministro della Giustizia chieda conto della situazione ai sottosegretari con delega alle carceri e alla polizia penitenziaria, e l’amministrazione centrale prenda nell’immediatezza iniziative definitive”.
Redazione Nurse Times
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