Nuovo episodio di violenza ai danni del pesonale sanitario nel Napoletano, per l’esattezza all’ospedale Santa Maria delle Grazie di Pozzuoli, dove una paziente ha aggredito una oss, mentre il marito ha devastato il Pronto soccorso.
A raccontare l’accaduto a Pozzuoli, con un post pubblicato su Facebook, è Manuel Ruggiero, presidente dell’associazione Nessuno tocchi Ippocrate, precisando come si tratti dell’aggressione numero 13 dall’inizio dell’anno all’Asl Napoli 2. Ma il conto sale a 30 aggressioni, se si calcolano quelle avvenute anche quelle avvenute all’Asl Napoli 1.
“Sono le 2 quando al Pronto soccorso del Santa Maria delle Grazie di Pozzuoli giunge una donna con colica renale – racconta Ruggiero -. Come da protocollo, le viene assegnato un codice verde, che impone un’attesa. Il marito della signora, già visibilmente spazientito all’arrivo in ospedale, improvvisamente dà di matto e distrugge tutto quello che trova a portata di mano nella sala d’attesa della struttura. Addirittura viene aggredita fisicamente una oss, che subisce un trauma cranico. In pratica la paziente, sulla scia di violenza del marito, le mette una mano in faccia e la fa impattare violentemente contro la porta di ferro del codice rosso”.
Sono due i giorni di prognosi per l’oss aggredita. “Siamo esausti – commenta ancora Ruggiero -. Presto non ci sarà più nessuno disposto a lavorare nella emergenza territoriale. Oggi, nella maggior parte dei corsi di prevenzione delle aggressioni, si sente parlare di tecniche di de-escalation. Ci sono trogloditi con i quali si fa fatica persino a istituire un dialogo in italiano, figuriamoci come si potrebbe mettere in atto tecniche di de-escalation. Certe persone comprendono solo le denunce e le sbarre del carcere”.
Redazione Nurse Times
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