Riprende il negoziato all’Aran per il rinnovo contrattuale del comparto sanità 2022-2024, partendo dall’approfondimento delle relazioni sindacali.
Prendiamo atto di come l’Aran si sia impegnata nel tentativo di adattare il testo alle nostre precedenti richieste (confronto sui criteri per la ripartizione dei proventi delle attività di supporto, previsione che agevola la partecipazione alle riunioni degli ordini), ma riscontriamo poche innovazioni nelle previsioni che consentano una migliore conciliazione tra lavoro, vita privata e familiare. Dobbiamo cercare soluzioni condivise che consentano, in particolare, alle lavoratrici madri di difendere il proprio posto di lavoro e di agevolare la genitorialità.
Entrando nel merito dell’orario di lavoro, in particolare per quanto riguarda l’impiego flessibile, la modifica operata al testo non è per noi esaustiva, poiché la responsabilità genitoriale non si esaurisce a 12 anni, ma si estende fino ai 18 anni dei figli. Chiediamo quindi che la turnazione opposta sia un diritto per i genitori fino alla maggiore età dei figli e che sia prevista una linea che agevoli i genitori di minori affetti da patologie richiedenti terapie salvavita, e genitori di figli disabili.
Ribadiamo la necessità di aggiungere, nell’orario di lavoro previsto, che quattro ore settimanali siano destinate alla formazione e all’aggiornamento professionale, obbligatorio o facoltativo, inclusa la formazione continua ed ECM, anche in modalità FAD, la partecipazione ad attività didattiche, la ricerca finalizzata, ecc.
Per le ferie e il recupero delle festività soppresse, sottolineiamo la necessità di inserire un comma secondo quanto indicato nella dichiarazione congiunta n. 5: “Le ferie maturate dal dipendente presso l’Azienda o Ente di provenienza vengono conservate e sono fruite presso la nuova Azienda”.
La riscrittura del comma 10 non tiene conto delle gravi carenze di organico e della diffusa impossibilità materiale di fruire delle ferie. Occorre specificare che il diniego motivato alla fruizione delle ferie avvenga in forma scritta o digitale.
La peculiarità di alcuni istituti normativi contrattuali risiede nella finalità di avvicinare quanto più possibile le aspettative degli operatori della sanità a un contratto “prossimo” e rispettoso della dignità di ognuno di loro. Nonostante la scarsità di risorse economiche messe a disposizione, come Fials vogliamo lavorare sulla parte normativa in maniera fattiva e propositiva.
“Sono necessarie”, conclude Giuseppe Carbone, Segretario Generale della Fials, “politiche e interventi per favorire il personale dipendente e i genitori, affinché non si trovino più a dover scegliere tra le due dimensioni, affettiva e lavorativa, e possano conciliare così i diritti e i doveri dei lavoratori, rendendo il nostro SSN di nuovo un mondo attrattivo, a dimensione umana”.
Redazione NurseTimes
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