E’ scontro sul rinnovo dei vertici di Opi Catania. Stando a quanto riferito dal gruppo Ordiniamoci, il presidente uscente Carmelo Spica avrebbe reso difficile la presentazione delle liste, indicendo le elezioni a Ferragosto, senza inviare Pec, aprendo al pubblico per poche ore dopo aver chiuso gli uffici per cinque giorni e rendendo così impossibile autenticare le firme di tutti i candidati.
Lo stesso gruppo Ordiniamoci ha presentato denuncia alla questura di Catania, chiedendo l’intervento della magistratura e lanciando un appello alla Fnopi e al ministero della Salute, “per verificare la regolarità dei comportamenti del presidente dell’Opi di Catania e garantire una competizione elettorale equa e trasparente”.
“È di fatto impossibile procedere all’autentica delle firme e alla relativa presentazione della lista rispettando i tempi risicatissimi concessi dal presidente uscente – scrivono i componenti di Ordiniamoci -. Soltanto nove ore complessive di apertura al pubblico per le autentiche in dieci giorni, esclusi festivi e prefestivi. Anche alla luce del fatto che lo stesso ha deliberatamente fatto trascorrere vanamente cinque giorni, ovvero il 13,14,15, 17 e 18 agosto, nonostante avrebbe dovuto garantire l’apertura degli uffici per le procedure di autentica e accettazione delle candidature o delle liste”.
E ancora: “Dal 16 agosto a oggi, nonostante l’intervento ripetuto delle forze dell’ordine, la nostra lista è riuscita a presentare solo tre candidati sui 32 previsti. Questo per via di una serie di ostacoli, come ad esempio la pretesa di accedere agli uffici solo per appuntamento, molti presi al citofono con la segretaria barricata dentro l’ufficio nell’orario di apertura al pubblico”.
Sempre Ordiniamoci: “Il 13 agosto il presidente di Opi Catania, Carmelo Spica, si è reso telefonicamente irreperibile, mentre il 14 agosto è risultato assente senza alcuna spiegazione plausibile. Nonostante ripetuti tentativi di contatto, sia telefonici che via Pec, la lista Ordiniamoci non è riuscita a ottenere risposte né a fissare appuntamenti utili al fine delle autentiche delle firme dei propri candidati. Nella stessa giornata, dopo solo due ore dall’inizio delle prenotazioni, è stato comunicato che non vi erano più slot disponibili, tranne uno per il 22 agosto dalle ore 9 in ordine di arrivo, solamente un’ora prima della scadenza ufficiale per la presentazione delle liste”.
Conclude Ordiniamoci: “Il 16 agosto candidati e sostenitori di Ordiniamoci si sono recati presso la sede di Opi Catania alle 9, in linea con gli orari di apertura dichiarati, ma hanno dovuto attendere l’arrivo del presidente fino alle 9,55, e senza alcun sostituto come previsto dal regolamento. La situazione ha raggiunto l’apice quando, nonostante la presenza di 64 colleghi infermieri pronti a sostenere la lista, solo tre firme sono state autenticate entro il tempo estremamente limitato concesso dal presidente. Queste restrizioni sembrano favorire la lista a cui lo stesso presidente risulta quasi certamente candidato”.
Nurse Times resta a disposizione del presidente di Opi Catania, Carmelo Spica, per garantirne il diritto di replica e fornire chiarimenti in merito a quanto denunciato dal gruppo Ordiniamoci.
Redazione Nurse Times
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