Apertura del XVII Congresso A.I.C.O. (Associazione italiana infermieri di camera operatoria) al Palazzo dei Congressi di Cagliari con una gradevolissima cerimonia d’apertura ripresa in questo video.
Si parte con la presentazione alcune letture magistrali, moderati dalla Presidente del Congresso Maria Caputo, Paolo Zanchi. “Curare Curat” il titolo della prima relazione proposta dalla dott.ssa Rosa Cipri, del Comitato scientifico AICO. Di notevole interesse il suo intervento.
La dott.ssa Cipri afferma: “Il curare e’ ontologicamente correlato all essere umano…solo riscoprendo questi valori il prendersi cura dell’altro cura…anche chi cura. Declinando i verbi della cura occuparsi, preoccuparsi…avere premura si fa dell’attività infermieristica un’arte. Il professionista della cura deve necessariamente possedere abilità tecniche…ma senza le abilità comunicative, empatiche non erogherebbe una buona cura”.
Parafrasando Kant: “una cura solo tecnica è vuota e una cura incompetente è cieca”
“Notevole la competenza che esprimono gli infermieri nelle sale operatorie”
Con questa frase il Prof. Francesco Venneri, medico chirurgo Toscano, apre il suo intervento al XVII Congresso nazionale dell’A.I.C.O. sul tema “Comunicazione difficile in Sala Operatoria: L’importanza delle non Technical Skills nella qualità e sicurezza delle cure”.
Egli produce alcuni filmati che evidenziano la necessità di seguire pedissequamente le chek list ministeriali precisando che nessun chirurgo può obiettare sulla loro applicazione: “Medici e Infermieri nelle sale operatorie devono essere un corpo unico per gestire adeguatamente tutti i processi operatori. Attenzione al risultato finale del percorso chirurgico poiché spesso piccole disattenzioni possono pregiudicare il lavoro eseguito”.
Chiude i lavori del XVII Congresso dell’A.I.C.O. in corso a Cagliari Suor Margherita Bramato, Direttore Generale “Pia Fondazione Panico”, ospedale “Cardinale Giovanni Panico” di Tricase, relazionando sul tema “Scegli l’esperienza o scegli i costi. Scelgo la sostenibilità”.
“Io scelgo la sostenibilità dell’essere coniugata con la missione di solidarietà che è propria di chi assiste una persona prendendola in carico. Bisogna valorizzare le singole professionalità sviluppando in esse la capacità di lavorare in un gruppo”.
Molte le critiche che Suor Margherita Bramante rivolge all’attuale sistema di finanziamento del S.S.N. che a suo dire non rispetta i diritti costituzionali dei cittadini.
Sugli infermieri: “senza il loro notevole apporto il sistema non funzionerebbe. Bisogna valorizzare questa risorsa poiché è senza dubbio l’asse portante del sistema”.
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