Trasferimento e deferimento per la donna. Dal 10 settembre i professionisti del 118 non si metteranno più al volante. La solidarietà di Nursind Pisa.
A Volterra (Pisa), dopo la sanzione a carico di un’infermiera che si è rifiutata di mettersi al volante di un’automedica (il contratto dei sanitari non prevede tale mansione), i colleghi del servizio 118 hanno deciso che dal 10 settembre, in segno di protesta, non guideranno più il mezzo di soccorso.
“Piena solidarietà degli infermieri del 118 di Volterra ai loro colleghi – ha detto Daniele Carbocci, segretario di Nursind Pisa –. Dopo l’ordine di trasferimento per un’infermiera del 118, dirigente sindacale del sindacato Nursind e componente Rsu dell’azienda Asl Toscana Nord-Ovest, punita per essersi rifiutata di guidare l’automedica, è arrivato il deferimento alla commissione di disciplina”.
Carbocci ha poi ricordato: “Tra i compiti degli infermieri non vi è quello di dover guidare l’automedica. La questione della guida dei mezzi di soccorso da parte dei sanitari, compito che tocca ogni volta all’infermiere e non al medico, è una questione annosa, che nella Asl Toscana Nord-Ovest, e in generale in tutte le aziende della Toscana, non si vuole risolvere, nonostante le richieste presentate più volte da Nursind riguardo la necessità di introdurre la figura dell’autista soccorritore, il quale, con la patente di lavoro (cosa che gli infermieri non hanno), ma soprattutto con corsi di guida sicura (che gli infermieri non fanno), renderebbe il servizio molto più sicuro”.
Il caso dell’infermiera trasferita e deferita segue a distanza di qualche settimana la decisione con cui il Tribunale di Massa Carrara aveva condannato un’altra professionista, rea di aver provocato un incidente mentre guidava un’automedica: per lei due anni di reclusione, sanzione di 6mila euro e ritiro della patente.
Redazione Nurse Times
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