Un bel gesto per aiutare chi affronta il processo psicologico che affianca il trattamento sanitario.
Il gesto ha un valore immenso, anche perché parte da una bambina di otto anni. La piccola Greta, figlia di un dipendente dell’Istituto oncologico veneto (Iov), ha donato le sue lunghe trecce bionde perché siano trasformate in una parrucca da regalare a una paziente colpita da tumore. Le terapie possono spesso indurre la momentanea perdita dei capelli, e la cura di sé fa parte del processo psicologico che affianca il trattamento sanitario.
“La scelta di Greta, così importante perché ha pensato al prossimo, ha dato vita a una sorta di catena del cuore – racconta la dottoressa Patrizia Benini, direttore generale dello Iov –. Sul suo esempio altre due bambine, grandi donne, il cui desiderio è di mantenere l’anonimato, hanno regalato la loro chioma. Un atto colmo di altruismo, che ha aperto alla collaborazione di molte altre persone decise a fare lo stesso”.
Chi vuole regalare alle signore in cura oncologica i propri capelli o le pazienti desiderose di ricevere una parrucca che non possono pagare scrivano una e-mail a: [email protected]. I capelli donati saranno consegnati, come quelli di Greta e delle altre due ragazzine, all’associazione di promozione sociale di Verona “La Cura Sono Io”, che a sua volta li porterà a un’azienda specializzata nel confezionamento delle parrucche.
La presidente dell’associazione, Maria Teresa Ferrari, scrittrice, è un’ex paziente che a 50 anni ha dovuto affrontare un carcinoma mammario e le conseguenti terapie. E allora ha lanciato il progetto “Taglia e Dona”: i parrucchieri aderenti all’iniziativa offrono un taglio gratuito a chiunque decida di compiere questo gesto solidale.
“Si accettano tutti i tipi di capelli, anche grigi, non trattati oppure trattati con tinta o permanente, non decolorati – fa sapere l’associazione -. Puliti e asciutti, vanno raccolti in una treccia della lunghezza minima di 30 centimetri. A chi dona, sarà consegnato un certificato di ringraziamento”.
Redazione Nurse Times
Fonte: Corriere del Veneto
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